Volontà - anno XVII - n.2 - febbraio 1964

tura ma 1111 dono co11dizio11a10dello sta- portante secondo Rousseau, per sotto– ro,. (4). « Perchè dunque il contratto so- meuerc i popoli e così la pensa ogni ciale non si riduca ad una vana formula Chiesa e ogni dittatore; 2) La volontà ge– csso include tacitamente questo impegno nerale (lo Stato) costringerà, secondo che solo può dare forza agli allri: chiun- Rousseau, l'individuo ad essere libero (co– que rifiuterà di obbedire alla volontà ge- rne si possa costringere ad essere liberi nera!..: vi sarà obbligato da tutto il corpo l'hanno dimostrato Mussolini, Stalin, Hit– (sociale), e ciò non significa altro che ler e l'Inquisizione); 3) Il principe, può lo !)i costringerà ad essere libero,. (5). obbligare, secondo Rousseau, l'individuo a « Chi osa intraprendere l'istituzione di morire in nome dello Stato (così la pcn- un popolo deve sentirsi capace di mutare sava pure Mussolini, S1alin, Hitler); 4) per così dire la natura umana; di tra- La vita dell'individuo, secondo Rousseau, sformnrç l'individuo, che di per sè è un è un dono condi2ionnto dallo Stato (Rous– tuttv pcrfeuo e solitario, in parie di un seau e un negriero); 5) La legislazione più grande tulto da cui questo individuo migliore, sccondo Rousseau, è quella che in qualche senso riceve la sua vita e il fa morire e annull<t le fo1·ze naturali del- suo essere; di modificare la costituzione !'individuo (così la pensavano pure Mus- dc!J'uomo per rinforzarla; di sostiluirc u- solini, Stalin, Hitler); 6) Il sovrano (o na esistenza parziale e morale all'esisten- chi detiene il potere) è giudice dcl!a par- l.a fisica indipendente che noi tutti abbia- te dei beni e della libertà che l'individuo mo ricevuto dalla natura. Occorre in una deve allo Stato (non era cosi con Hitler parola, che egli tolga al/'1101110 le s11epro- e Stalin?). Questo è Rousseau, spigolando prie forze per dargliene altre che gli so- tra le citazioni del « Conti-atto sociale» 110 e.,;tranee e de:te quali 11011 possa fare che Rocker porta per dimostrare che è uso sen::.a aiwo altrui. Si può dire che ta un rea7ionario le1; · !· ".f,;;,e ;:, s•,,.•prnssimt. al 11!.·1a!tu pw//o t/i perfezio11e che possa raggiunge- re quanto f)iù le forze 11at11rali dell'indi- viduo sono morte ed amwllate » (6). Bakunin è più sbrigativo; leggiamolo: "Si conviene che quando ciascuno alie- "Gli individualisti, i falsi.fratelli che na mediante il patto sociale della sua po- abbiamo combattuto in tutti i congressi tenza dei suoi beni, della sua libertà, è dei !arnrntori, hanno preteso d'accordo soltanto la parte dì tutto ciò il cui uso coi moralisti e gli economisti borghesi, importi afhl co1111111ità; ma bisogna con- che l'uomo PllÒ esseri! libero, può essere venire che soltanto il sovrano è giudice uomo, al di fuori della società: pcrchè di tale importanza,. (7). fa società fu fondata da 1m libero con- tratto d'uomini a,11eriorme111e liberi, Que– sta teori<1, proclamata da Rousseau, lo Mie conclusioni: I) La religione è ìm- scriltore più pernicioso del secolo scorso, il sofista che ha ispirato tutti i rivoluzio- (41 ROUSSEAU. ùp cit., Libro Il, cap. V (in Rockcr, ps1g. 166) (SJ Ibidem (in Rocker. pi,g. 165). (6) lbid<.'rn (in Rocker, pag. 166.167). (7) ROUSSEAU. Libro Il. cap TV (in Rocker, p:t(!. 169). 124 11ari borghesi, questa teoria denota ig110- ra11z.aco111ple1adella ,wtura e della sto– ria. Non t! nel passato e nemmeno nel presc:n!e che dobbiamo cercare la libertà delk masse, ma nell'avvenire, in un pros-

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