Volontà - anno XVII - n.2 - febbraio 1964

simo aHenire: è in questo giorno di do- dell'uomo di Suuo. Fu il profeta dello mani che dobbiamo creare noi stessi, con Staio tlot1rinariu, così come Robespierre, la poten1.a del nostro pensiero, della no- s110 degno e fedele discepolo, 1entò di di– stra volontà, del nostro braccio. Dietro ve11irne il gran prete. Avendo sentito dire di noi mai vi è staio 11n libero contratto, da Voltaire che se non ci fosse stato un be11sl solo brutalità, stupidità, iniquità e Dio bisognerebbe inventarlo, Rousseau 1 iole11za e, oggi ancora, voi lo sapete fin iniielllò l'essere supremo, il Dio astratto trnppo, quc.Ho sedicenle contratto libero .,:i e sieri/e dei deisti. Ed è in nome del\'Es– iti•!lltii;ca col contrutto aella fame, la schia s..:.resupi-cmo che Robespierre ghigliottinò l'Ìlil (dia fame per le masse, con lo sfrut- prima gli hebertisti e poi il genio stesso um1e1110 della fame da parte delle mino- della ri"oluzione, Danton, nella persona ram;e elle ci dii•ora.110e ci opprimono». del quale assassinò la repubblica prcpa– (op. cit., pag. 162, 163). « Abbiamo dello rnndo il trionfo, divenuto necessario, della che l'uomo non è soltanto l'essere più clitlatura cli Bonaparte I. Dopo questo individualista della terra, ma anche il grandioso trionfo, la reazione idealista più ~o..::bk. rii t!:1 gra 1de errore di Ro11s- cercò e tro\lÒ scrittori meno fanatici, me– seau l'aver pensato che la società pri- no terribili, adeguati alla misura notevol– miti,a sia stata costituita da un contralto · mente ridolla della borghesia del nostro libero, stipulato da selvaggi.._ E/fetiva- secolo. Jn Francia Chateaubriand, Lamar- 111e11tele co11segue11ze del contrntto so- tine, Hugo. In Germania Schlegel, Tieck, ciale sono funeste, perchè portano al do- Novalis, Werner, Schclling,. (op. cit., pag. 111inioassof11t0 dello Stato,. (op. cit-, pag_ 184-185). !80-181). Da Max Nordau cito quest'ultimo brano « Lii menzogna divina non potendo più dall'ineffabile Rousseau (Emilio T, IV): ser\lirsi degli uomini neri, dei corvi sacri "Esso (il cristianesimo) lo (il governo) della Chiesa, dei preti cattolici o prote- rese anzi meno sanguinario. Ciò è <limo-– stanti che erano ormai completamente strato dai fatti se lo si considera coi vec– scrcditati, si servì di preti laici, di men- chi go"erni (avanti Cristo)• (8). 1itori e sofisti in abito civile e /I co1111Jito principale venne affidalo a due uomini fa- tali: allo spirito più falso e alla volontà piÌI do11ri11aria111entedispotica del secolo Ciò è falso se si dcorda la Inquisizione scorso: a Rousseau e a Robespierre. Il e i preti cattolici, che benedicono gli e– primo rappresenta il vero prototipo della serciti italiani che in"adono l'Abissinia o ristrel/ezza e della meschinità ombrosa, la Spagna anarchica; la notte di San Bar• della esallazi011e che ha come unico og• tolomeo, eccetera. Ecco come si mantiene getto la propria persona, dell'entusiasmo il mito di Rousseau padagogista valido a freddo e della ipocrisia sentimentale e per una educazione libera: giochi di pa– implacabile insieme, della memogna for- role, frasi metafisiche, chiacchiere, insom. zara dell'idealismo moderno. lo si può ma_ considerare come il vero creatore della GIONATA moderna reazione. In apparenza è lo scrit. to1·e più democratico del XVJII secolo, in (8) MAX NORDAU, n senso delfo storia, realtà cova in lui i/ dipotismo spietato tBarion, ~lilanv, 19I~,pag, 256). 125

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