Volontà - anno XVII - n.2 - febbraio 1964

Marx nel 11 Capitale,, a sistemi sempre più complessi e scientifici di produzione aziendale e da questi sta oggi passando all'organizzazione economica pianificata. Il capitalismo lasciato a sè troverà sempre ,nodo di rimettere a nuovo la sua sete di profi.tto e di potere; se nel corso di questi suoi travestimenti si sono avuti fatti o serie alternative rivoluzionarie, esse sono dovute non ad un cieco meccanismo economico, ma alla presen– za operante di una volontà rivoluzionaria. Solo la diffusione nelle mas– se lavoratrici di una coscienza rivoluzionaria operante che leghi l'azio– ne immediata a fini di emancipazione sociale, può trasformare le crisi economiche o politiche del capitalismo in crisi rivoluzionarie. Sono quei fini di emancipazione che troviamo vividame111e impressi nella Prima Internazionale. Essi non sono soltanto storicwnente attuali e sentiti, ma qui, in Italia, entrano direttamente nella nostra cronaca politica e vi sono portati per mano dall'ultima scissione socialista avvenuta in questo ultimo mese. Una crisi di partito è sempre interessante perchè smuove il sot· tosuolo ideologico, interrompe il conformismo della linea ufficiale e ri– propone le ragioni storiche della sua esistenza. le formule polemiche agitate dai socialisti al governo da una parte e dai comunisti dall'altra, riecheggiano infatti poswlati cari al cuore dei lavoratori, ma li riecheggiano in forma pubblicitaria e astrat– ta, tale da mettere in rilievo come il socialismo sia stato da costoro dimenticato. Essi infatti parlano di lotta e di unità della classe lavoratrice e di ragioni fondamentali storiche del socialismo, ,na in qual modo tali affermazioni vengono intese? Da una parte come collaborazione proletaria all'azione governativa di riaggiornamento capitalista, dal– l'altra come blocco elettoralistico collegato a ragioni di Stato. Forse i dirigenti del nuovo partilo da buoni parlamentari incal– liti non sapranno districarsi da queste false alternative che chiudono la situazione ed avranno un sacro terrore di quel terreno che scotta situato a sinistra del partito comunista, ma i lavoratori socialisti che han rifiutato il nuovo pateracchio governativo, l'hanno fatto perchè si sono ricordati del socialismo, si sono ricordati che il riscatto del lavoro non può essere opera che dei lavoratori stessi. ALBERTO MORONI 67

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