Volontà - anno XVII - n.2 - febbraio 1964

E' destino dei grandi essere lravisali nei loru in1endimen1i: da Gesù Cristo trassero la santa inquisizione, da Marx lo stato padrone. Nell'opera di Carlo Marx, la lolla di classe risulta l'azione carat– terizzante del movimento socialista e la società se1iza classi, senza eco– nomia di mercato e senza Stato, il dato cara, terizzante della società comunista. Era questo comunque l'aspeffo positivo e centrale del suo pensiero. La conquista dello Stato e la gestione statale dell'economia, che gli anarchici denunciavano come negazione dei fini socialisti, egli la propugnava come un passaggio, una transizione per arrivare all'estin– zione dello Staio ed alla vera società co,mmisra; comunque, nel conte· sto della sua opera, questo dello Srato era l'aspetro secondario e ne– gativo. Ma i suoi continuatori hanno ingigantito proprio le sue enun– ciazioni secondarie e negative fino a seppellire in un'assurda dogma– tica le parti vive del suo pensiero. In questo secolo, i germi allforilari del marxismo han consumalo i due fondamentali inganni storici ai danni del proletariaro: l'inganno socialdemocrarico della conquista elerrorale dello Stato, della metà più uno dei seggi parlamentari, del socialismo per decrero reale a cui oggi si sostituisce la bolla pontificia; e l'inganno comunista della con– quista violenta dello Stato, che, anzichè un passaggio al socialismo, s'è dimostrato un passaggio alla restaurazione delle classi e di un nuo– vo potente capitalismo che anche gli S1ati tradizionalmen1e privatisti non disdegnano oggi di imitare. Un altro aspetto secondario e nega1ivo di Marx, che è stato in– gigantito fino all'assurdo, è quello della fatalità storica del socialismo, del suo avvento inelullabile sulle rovine della società capitalista. Il ca~ pitalismo dovrebbe cadere perchè incapace di reggersi sulle sue fonda– menlQ sociali, perchè porta in sè la sua condanna. Tale determinismo ha immensamente favorito la passività delle masse ed il loro atten– dismo che si risolve nell'ubbidienza ad un partito depositario di que– sta verità e in/CJ-llibilemanovratore di questo meccanismo determini– stico. Ma la società capitalista ha dimostrato in questo secolo di posse– dere infinite possibilità di ricupero e di rinnovamento; lasciata a sè come meccanismo economico esso è di natura dinamica e trasforma le sue crisi in riassestamenti organizzativi e di mercato sempre più vasti. Esso è passato dalla produzione individuali.Stica analizzata da 66

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