Volontà - anno XVI - n.1 - gennaio 1963

come la libertà umana non annega nel determinismo, nè svanisce nello astratto, ma si esercita nel concreto di determinate condizioni o situa– zioni storiche, egli oppone al determinismo e al libero arbitrio 1 la filo– sofia libertaria. La libertà, nel pensiero crociano, è l'essenza stessa dello spirito nelle sue varie manifestazioni o categorie e si rivela nella storia. I.a storia come realizzazione della libertà: un tal concetto collegato alle lotte sociali avrebbe disintossicato il socialismo dai germi autoritari che l'han portato a smentire se stesso. Ma il grande pensatore, dopo aver tracciato la sua (i.losofia della libertà, non ne trasse [e dovute conseguenze sul piano storico e non in– tese il valore liberante del movimento proletario che si affacciava ,ni– naccioso alle soglie del secolo ventesimo. In tal modo, si escluse dal nuovo travaglio storico della libertà ed il suo messaggio rimase con/i· nato sul{e alte vette della speculatività senza germogliare sul terreno della realtà. Allo stesso modo la democrazia politica, esaurendosi in un forma– lismo rappresentaJivo ed elettorale, rimase e rimane avulsa dalle nuo– ve istanze di libertà che muovono le masse. Estraneandosi dall'animo popolare, diviene sempre più strumento di conservazione e di intrigo dei gruppi dominanti, mentre i tentacoli del confessionalismo e del militarismo si stringono sempre più minacciosi attorno alle sue isti– tuzioni. E' così che democrazia politica e filosofia crociana han celebrato il loro matrimonio nelle manifestazioni ipocrite dei nostri governanti. Spentasi l'eco del decennale di Benedetto Croce, s'è inizialo ai primi di dicembre il decimo congresso del partito comunista italiano. Anche questa manifestazione presentò un aspeto sincero di notevole interesse ed un aspello ipocrita freddamente convenzionale. Ma pure in questa manifestazione fu l'aspetto convenzionale quello che mag– giormente attrasse la nostra attenzione. L'aspetto sincero fu nella fase preparatoria, in cui la base si trovò riunita nelle assemblee locali e di sezione; questa fase fu come un.i esame di coscienza del pm·tito e la coscienza si ebbe nell'inquietudine proletaria che si espresse nella critica e nella ribellione contro la poli– tica accomodante dei capi. Emerse da questi dibattiti periferici una critica df sinistra, rivolu-

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