Volontà - anno XV- n.11 - novembre 1962

uno dei quali le asportò il lobo del– l'orecchio destro, e J'ahro la ferì alla testa. Sempre coerente con se stessa, si rifiutò di sporgere <1ucrela e l'u– briaco (u assolto. Quando questo po– vero essere, morì qualche tempo dopo tubercoloso, si raccomandò agli anarchici perchè prendessero cura di sua figlia. In questo momento le continue retate che la polizia compieva, in se– guilo agli attentati anarchici che si susseguivano. senza posa, obbligaro• no non ()Ochi esponenti a rifugiarsi all'estero. Londra specialmente ri– gurgitava di proscritti. Anche Lui.sa era là. Andava sovente a trovare Ro– chefort a casa di Clarence Terrace dov'era ospitato, e dove la padrona riuniva di tanto in tanto degli artisti di ogni ordine: pittori, musicisti, letterati e filosofi. Andava anche spesso a trovare Kropotkine a casa suc1,dove sempre incontrava dei biso– gnosi che domandavano aiuti. Luisa era infaticabile per fare delle collet• te in favore dei poveri, dei compagni bisognosi e della propaganda. A Pa– rigi, i redattori del 1< Grido del Po– polo>> fra i <1uali si trovava allora quell'anima ammirevole di Severine, figlia spirituale di Vallés, i redattori de << L'lntrnn » e <1ualche blanquista, che si lrova\'ano più o meno in con– dizioni discrete, fecero del loro me• glio per aiutare Luisa. Fu così che l}Otè rimane re a Londra per cinque anni. Fu grazie a un pugno <li uomini di vnlore e di cuore guidati da un principio di alta giustizia umana, che si riuscì a far germogliare l'idea di una <( Internazionale ,i fra i lavo– ratori del mondo. Questo pugno di uomini, sparsi un po' dapperlullo, da Luisa Michel a Malatesta, da Re– clus a Bakunin, da Blanqui a Ca– fìero, da Cipriani a Carlo l\'larx, uniti a tanti altri, videro il loro sogno CO· ronato nel 1864. In seguito, due ten– denze si manifestarono in seno alla associazione e, fra socialisti' legalita– ri e anarchici, la separazione fu ine– vitabile. Vi furono da una parie i socialisti autoritari che corsero alla conquista dello Stato attraverso il parlamentarismo, la legalità e un'or• ganizzazione di lavoratori asseniti a un partito, e dall'ahra gli anarchici che continuarono a credere un erro– re servirsi della legalità per la libe– razione del proletariato dallo sfrut• tamento c dal servaggio, e che conti– nuarono a sostenere che se i prole• tari volevano veramente essere liberi un giorno, non dove,·ano contare che sulle proprie forze e servirsi della azione dirella contro i detentori della ricchezza. Secondo gli anarchi– ci la sola "ia di liberazione, alla <1uale tutto doveva esser messo a ser• vizio e alla <1uale il proletariato do– feva essere addestrato, era la rivolu– zione sociale, senza nessun bisogno di crearsi dei rappresentanti legali e stipendiati come def)Ulati, senatori, sindaci, segretari, ecc. Luisa Miche! fece parte degli anar– chici e tale rimase fino alla morte, checchè ne dicano oggi i nosl ri spe– cialisti marxisli-leninisti. Il !egalita– rismo dei socialisti ci dette una pro– va del suo valore rivoluzionario e antimili1arista, quando nel 1914 le sezioni dell'Internazionale di tulio il mondo, si schierarono ognuna a fianco dei loro rispetti, 1 i governi rea– zionari, spingendo il proletariato alla guerra. Luisa Miche) fu profondamenle 643

RkJQdWJsaXNoZXIy