Volontà - anno XV- n.11 - novembre 1962

13, soha1110). Guadagnano bene, complessi,,amente, sono giovnui, adesso abitano in una casupola di loro proprietà, senza acqua, ma modernamente arredala; Ira un paio d'anni riusciranno ad affittare un appartamento nuovo, tre stanze e servizi, 4-5 mila dinari al mese; hanno gii1 rrigorifcro, radiogrammofono, mobili bianchi da cucina (per ora messi in fila in cor• ridojo), ccc. Sono sim1>atici, la signora in onore mio fn gli spaghcui ( ul dente, con uu sugo s<1uisito), ma non riesco a trovare nulla, in loro e nelle loro parole, clic superi l'ambito dei beni di consumo, durevoli o non. Non una parola su un problema piÌI vasto, politico o sociale; cd ho l'impres• sione che il silenzio non dipenda da timore, ma da puro disinteresse. La loro mania attuale è la musica leggera e sebbene abbia subito di– chiaralo che non mi piace, non m'interessa, non la conosco, mi perscgui– lauo, chiedono consigli e giudizi, dall'l1alia vogliono gli uhimi dischi di Caterina Valcnle, Celentano, Tajoli. Quando paragoni1nno i prezzi jugoslavi con <1uclli italiani, si bloccano sulle automobili, il Sommo Be11e della civihìt allualc: oggi per loro irraggiungibile, ma domani chissi1... il dontani è uelle inani del Signore: greco-ortodosso per l'occasione. Tutto <1uesto va bene, sino a un cerio punto; è la spinta naturale, prc– scnlc in ogni 1>aese in via cli svilup1>0, per uu livello di vita piÌI elevalo; ma s'ilH1uaclra assai meglio in un ambiente capi1alistico-borghcse, dove 111 pubbliciti1, i modelli e i feticci proposli, <1uasi tulio concorre a rar consu– mare mollo, a for 1>ensare poco - che in un paese il q·ualc si muove vef'$o il socialismo, anzi probabilmenle è quello che vi è 1>iÌIvicino: <(uando per socialismo la sua snrn1 cleseriziouc ot1occn1esc11, non le sue 1>crvcrsioni di destra e di sinistra. O forse lullo il mondo resta sempre uguale, al di là d'ogni regime, e ciò che conta è soltanto abbuffarsi, nella misura del pos• sibile: sicchè gli unici veri campioni ìn <1ues1a nobile gara restano due paesi che paiono essere privi di senso umano: gli S101i Uniti e la Ger– mania di 130011? Rientro col direttissimo Zagabria-Torino, che allraversa il confine, a Poggioreale, verso le ci1u1ue di mattina, Mi sveglia il controllo jugoslavo; piove, sono solo nello sconq>artimento freddo. L'11dde1to ai passaporti, freddo anche lui, ha modi severi e indagatori, come se avesse voglia di ap1>licnre il regolamento: in che ci1tì1 sono staio, presso chi, do,•e ho cam– biato Je I.ire. i\:fa <1uando gli dico che ho partecipalo alla brigala inlerna– zionale, e per corwineerlo mostro il mio bel ccrtilìc,ilo tli udamih ( lln•o– ratorc d'urto), si scioglie come un buon gelato contro una bocca calda: sorride, s'informu, si congratula, mi lascia ringraziandomi. Lo so che m'hau dato l'udomil,·, e J)Cr la mia elìt, e perchè è costume distribuirne almeno uno 1>erdelegazione( in quella italiana e 1 cro solo io), mn il mutamento mi commuove lo slcsso un poco. Non r>cr me, ma per simpalia verso un paese ( vicino all'lrnlia), do,•e credono ancora in un 111- ,,oro \'Olonlario, non rctrihuito, fallo in comune 1, bcnclìcio tiella colle11ivi1ì1. Se11embrc ] 962. VIRCILIO GALASSI 638

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