Volontà - anno XV- n.7 - luglio 1962

ugcite da poco dimcn1ichino Je atrocità •u• bile, a eau!a di questo etrribile mostro d1Ue c.-enlofacce. l popoli debbono vigilare, dunque, 1ull1 libertà. Essi debbono Ilare in guardia ed impedire l'avanzata della dittatura, ,0110 qualtiati fonoa. E' questo ccrta111ente il 1igni6cato più inlrins«o del la,·oro del Du,·crger. Egli, che nella ,ua indagine non mostra di ac:gui1·e il materialismo &torico,come prcmeua al ,uo intcreuantc discorso 11u.l.la di11111ura,afferma ('he • nel nwtro tempo 110n ,i può uparore l'analisi obieuivo dall'o.:ionc, Si debbono 01• ,cn:are - egli d,ice - gli uomini che fanno fo ,torio e non gli ,pecioli,ti ehc lo 11udiano a eose fotte•· Ma gli ennti incabano; e neeessario, quindi, parlarne, oggi, perchè • nei compi di eoncentramento non 1er11irò pilÌ 1erivere 1ullo dittatura•· Faue quesle J)rtmeuc, l'autore 1i do– manda: • Do el1e provengo110 le dittature? Percl1C in certi periodi clefla ,torio ,i hanno epidemie di dittature? Egli ritiene che le a-piegaziooi • p,icologiche • e le teorie • pti• conoliticl1e • non illuminino il problema. ~ dillature, pensa, corrispondono a • ,ituo• :ioni 1toricl1e abbo,tan:o precise: eue ap– paiono più frequentemente nelle cri,i di strutture ,ocioli accompoinote do cri,i di creden:e •· E' aHra,·cf!O questo principio che il Du_. ,·erger nolge tutta la aua analisi. Distingue dapprima due t.ipi di tirannidi: dittatura sociologica e dillatura tec.oiea. La prima, (li carollerc endogeno, è determinala (lalla ~iluazione della società io cui ,i veri– ficano delle crisi 11elaeno della società 11e"a; IAaec.onda è provocala da fattori esterni alla IOt'ielà cd è parUlllilaria. La dittatura preto– riana è u.na varietà di quctla. A sua voha, la eriJJi di struttura e delcn:ninata dall'ioe– guale evoluzione degli clementi di una ,o– eielà. Grandi sconvolgimenti 90ciali, all'iodomaoi dclJc guerre, durante profonde deprtuioni economiche, poa,ono produrre delle di1t11ture. ( Il flll!ICismo e in un cerio ,en.,o il nuitmo rientrano in questo cuo). Quando l'appar•to politico ed istituzionale di un determinato ambiente.. non ,i evolve teeondo lo sviluppo 446 econon1il'o e eoc.iale, quando il contrasto tra i due clementi aupera un cerio livello, DV• 'f'iene In cosiddetta criti di struttura e 1i avverte la necet!!lità di un capovolgimento 11rofondo, a ,·ohe bru,co, delle istituzioni. Si a11re, cosi, la via aUe dittature c.he hanno la funziooe di provocare o impedire tale upovolgimcnlo. Se la dittatura cerca di 11f. frenare il • capo,·olgimc.1110 •• di porre le atrullure e le idee antiche in armonia con quelle moderne, eua è rivoluzionaria. Di• ,·cra11111cn1e è rc111ion11ri11. Rh-oluzionaria fu - ,econdo il Duvcrgcr - la maggior parie delle. tirannidi greche dei s«oli VI e VII. I tiranni, allora, aumentavano le ta.ue ai rie.ehi per elevare il livello di vita dei poveri. Ri,·oluzionari furono anche Mario e Cc..arc; reazionari Silla e Pompeo. Non sempre lo scom1•cn10 Ira l'c,·oluzio– ne di una società e l'iuunobilità delle 1ue istituzioni genera diunture, oome ai e vi.sto tra gli in.izi dell'era cristiana e la Ril-olu– zione fr:ioccse. Escm1>i di dit1.ature 1i po,- 110nori!COntrare in que.sto periodo, ma ff.&c ,ono limi1:11e nel 1e1111)0 e nello apaiio e presentano cara11cris1iche ben di,·crse da quelle antiche. Nel • eapo,·olgimenlo • h11n110 importanza le cosiddelle • cri,i di credcn:o •• crì1i cioè delle credenxc politiche, filosofi– che, religiose, morali, arti,tichc, cec. Per ,ecoli - noia il Ouvcrger - l" ,elisione ha in/luenr.ato i/ potere•· Le guene di reli• gione hanno suscitato delle dittature a car■I· tere più o meno tecnico. Nelle aocic.là moderne che si avviano a quel tipo di • offluent ,ociety •• i c.onflini diventano meno acuti e spari!oono - se• condo l'autore - quasi del tulio le 1itua• :ioni di dittatura a carattere sociologie.o. Ma in queste situazioni, purlr0J>po, possono di– minuire i 111cu.idi reaislenza ad un colpo di staio e la via ad una dillatura teçnica, aollo forma pretoriana, rimane aperta. F.cco il pe– ricolo che eorn la Francia, oggi. Quando codesti • pretoriani • ( il tennioe ricorda i toldati addclli all'impcralorc che riUJCivano, apccie nel Ili scc., a vendere nl n1igliore o!Terc.nto l'lmptro romano, in cambio di alcuni privilegi e di vantaggi materiali) di• vcntano dei fanatici, che 1i illudono di aaJ. vare la patria e 111rantirne Ja grandcua,

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