Volontà - anno XV- n.7 - luglio 1962

•.. ,< Quando il conflitto è reale, come ai nostri giorni, la società non ha alcun genuino aspetto di unità; le sue classi vivono vite diverse, i Joro membri parlano una diversa lingua e quel comune benessere che potrebbe venir diviso tra comuni bisogni, è conferito senza alcun criterio di lavoro o di funzione. Una società di questo genere non è, in realtà, altro che un vasto ospedale nel quale uomini e donne sono tenuti in vita da un SU(>erstitc senso di vergogna dei nostri. capi cui la coscienza non permette di assumere la responsabilitit della loro morte. E noi cerchiamo di addormentare Je nostre coscienze attaccandoci al dogma farisaico secondo il quale la povertà è una condizione ine~ "itabile la quale, anche se venisse soppressa, si riprodurrebbe ad opera della legge di natura perchè fra noi vi sono uomini stupidi, pigri e inefficienti ». (li, J. Laski: Fede, ragione e civiltà• Einaudi, 19•'7). s, •.,,...o... ................. ,••,.,•. ,.,.,,.. ,,, un ■ omero lire eeulo

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