Volontà - anno XV- n.7 - luglio 1962

rire l'anarchisruo nel pensiero di l\fax Stirncr, il quale ha indubbia– mente avuto una sua vali.dità nel tempo come opposizione al raziona– lismo hegcliano e rivendicazione dei diritti dello indi, 1 iduo: tuuavia l'a– narchismo non può essere compreso sohanto dal pensiero st.imeriano. Esso è ancora di pili. Si tratterebbe forse di prendere le mosse dallo Stiroer per svilupparne la proble. matica in senso morale e sociale. Ma si dirà: e le idee di Godwi11 1 Bakunin, Kropotkin, Proudhon? A mio avviso essi non furono dei filo– sofi, quindi non poterono dare un sistema filosofico dello anarchismo, ma furono piuttosto dei sociologi e dei politici nel senso più lato della parola. In definitiva abbiamo la fi. losofia dell'Idealismo, dello Spiri– tualismo, del Positivismo, dcli' Esi– stenzialismo, del Problematicismo etc.; ma non abbiamo una filosofia dell'anarchismo. Ora ,,iuttosto si tratterebbe di ve– dere quali correnti filosofiche l'anar– chismo, come dottrina politico-so– ciale, ,,er il fatto che si propone come metodo e come fine la libertà, debba accettare o respingere. E <1ui entriamo nel secondo punto posto dal M. A me sembra che i nostri prcdecessori, anche se amanti della libertà, non si preoccuparono di (< fondare criticamente e solidamen• te il concetto di libertà », ma si limi~ tarono a fare soltanto delle enuncia– zioni o affermazioni, e non poteva essere altrimculi se pensiamo che essi erano per la maggior parte uo. mini d'azione e le lotte continue ed immediate non potevano lasciar loro il tempo di meditare i « massimi problenl.i ». Allora il nostro compito dovrebbe essere quello di approfon- 408 dire il problema della libertà f' quello della persona umana. Proble mi essenziali per una costruzione filosofica dell'anarchismo. A mio av– viso, come indicazione o ipotesi di lavoro, respingerei tutte quelle filo– sofie problematiciste e storiciste, che non riescono a dare un valore alla libertà dell'uomo anzi la « nullifi cano >> elevando a « mito >) il dive– nire della Storia. Filosofie che por– tano al meccanicismo, quando non addirittura al materialismo, e dove il problema della libertà non può trovare posto. Si tratterebbe allora di accostal'$Ì n quelle filosofie che ,,ongono l'accento sulla persona umana e sulla sua libertà. Evidente– mente ci incontreremmo o scoutre. remmo anche con filosofie spirituali– ste, ma qui si tratterebbe di far pu– lizia dei residui teologici, per poter risca1tarc una personalità libera e cosciente <1uale si vuole per una so– cietà anarchica. Il terzo punto mette in risalto la originalità della posizione anarchica, in quanto, mentre la Sinistra poli– tica è classista e la Destra è intercla– slassista, l'anarchismo è a-classista, in quanto considera l'uomo singolo al di sopra della casta o della classP o dello Stato. L'uomo come soggetto della sua vita morale e sociale e non come oggetto di « entità )) astratte. l\fa anche questo dovrebbe scaturire da un organico sistema filosofico. Il quarto cd ultimo punto chiede se si ha torto o ragione ad' afferma– re che l'essenza dell'anarchismo è l'umanesimo. A <1uesta domanda, credo, abbia risposto imp1icitamente prima, cioè in senso affermativo. l\fa, anzichè parlare di umanesimo, che è un ter– mine 1111 po' logorato nel tempo

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