Volontà - anno XV- n.7 - luglio 1962

" Non uccidere ! tt (Note marginali sul problema dell'obbiezione di coscienza). 1 Jl mese di aprile decorso ha segnato punti di recrudescenza - nega– tiva e positi"a insieme - nei casi conosciuti di obbiezione di coscienza: negativa quanto all'entità delle pene inflitte da parte dei Tribunali militari i <1unli hanno gravato la mano in modo insolito, positi\1a quanto al nu– mero delle condanne e dei processi che le hanno precedute. Il Tribunale militare di Torino ha inflitto la seconda condanna di sei mesi di prigione a Pietro Metta, il quale, in precedenza, ern stato condannato dal Tribunale militare di Roma a quattro mesi; Donato Erricone è stato condannato dal Tribunale milit.1rc di Bari a quattro mesi; Gino Tosctti ha totalizzato, nella sua terza condanna, ben tre anni di l,rigioue, dopo averne subito altre due rispettivamente di cin<lue ed undici mesi. Sono episodi questi - e, di proposito, abbiamo tralasciato i casi di condanne, altrettanto recenti, di Giovan Baujsta Luiselli (seconda con– danna a sei mesi), di Bcuito Ardito (terza condanna ad un anno) etc. - cbe contengouo un chiaro cd eloquente significato: resistenza ad una coer– cizione in contrasto con determinate individuali convinzioni ideologiche o professioni di fede. Subire reiterate conclnrmc, correre il perenne pericolo delle continue punizioni restrittive della propria libertà dall'etl1 della leva sino all'etì1 del congedo assolut.o, trovarsi cioè in c111cllache i giuristi chiamano « posi• zione di reato permanente )) ed attendersi, di conseguenza, condanne a stillicidio per un ammontare di quasi trt>t1t'a1111i (tanti <1uanti sono all'in– circa c1uclli durante i quali un cittadino ha l'obbligo del servizio militare che, è risaputo, va dal ventunesimo al cin<1uantacinquesimo anno di eti,) sono certamente situazioni che non possono e non debbono lasciare indiffe– renti coloro i <Jttali sentono un impegno morale di riuuovamneto dell'uomo e della società. 2 Bologna - 30 ouohre 1911. Un cortile di caserma, nel quale sono am– massati alcuni 1< richiamati )> che la notte stessa dovranno partire 1>er In guerra. Si ode un colpo di moschetto e; insieme, una voce che grida: Abbasso la guerra! Viva l'anarchia. 401

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