Volontà - anno XV- n.6 - giugno 1962

R V S T E (COMMENTI) Sulla scuola Sotto il IMllcmioo titolo L'o6cniiva dei conuri;a/ori 11cll11 scuola, a firma Ji H. De– rardi, nella rivi.sta « Il Mulino• (N. 3, man.o 1962) vengono tlisculli due ,collanti argomcnli: la qul"!tione dcJr• esame• di am• mi.98.ionce la • difesa dd latino •· t nolo che, in ,lipentlcnui dcll' aboli:r.ione tlell'uamc di ammi!!ione alla scuola media, 1'i! ,·crifica10 • l'ingr~, tempre più n1wic– tio. di giovani 1•ro,·cnicnti da ccli cui fino a ieri - e per millenni - era 11ato pro– duso, aah·o teec:r.ioni , l'innaluimcnto IOCiale o\lrnvcno gli studi •· Questo fc11omc110, 1io- 9itivo umrn dubbio, ha comporlnlo un fe– nomeno negativo: l'abbassamcnlo del livello culturale degli allievi, le cui c-aute tono può facilmente individuabili: o) nel mate– riale urnano non piì1 .selc:tionato « i11 baso alla ritthcua e qui1uli dotato di 11ucl fondo cullurale che il benuscre d.i •; b) nella impoNibililil per i &gli dei salariati e dei non abbienti di CMere aiutati e guidati nei do,·eri 1J1COl1Jtidai familiari o comunque di ricorrere al ripetitore privato: e) nella non abitudine alla lelluu, ai viaggi, agli IJ>ellacoli, etc. che lascia i nuovi, giunti alle .oglie della !Cuoia media, 1>rivi appunlo di • un fondo culturale• del 11uale, invc«, 1li!1>011go110 i 6gli delle classi ricche. L'esame d'a111wi55ione, cotUenlito primi per moti•i CCOIIOmici. e non pii per capacitil, ai figli di famiglia benestante, ha avuto un can111ere t1 cla!!i~la •; 1iechè, quanti oggi - in base alla giwta con!tatuionc dell'abbas– aamenlo del li,·ello culturale - hanno tea• tenalo una violenta campagna contro l'a~ li:r;ione dell'eame di ammilWone, evidente– mcnle ,·ogliono impcxlirc l'aettMO agli studi n determinate categorie sociali e non ,·o– gliono comprendere che -. non è il li1:ello dcllu ,cuoia in aslrallo che ci ,leve tiare a cuore, ma il lir:cllo tle&li studenti in coo– creto •· Il 1>roblema - K<:Ondo l'autore - Vi'I riJOho im1>0llta11dolocomu 1t:guc: • in cha modo pouiamo mi&liorure il livello 1/ei no11ri alunni, un:o sborrare a priori le porte o neu1rno? •· Se la scuola r~tcrì. 1110tlellala « 1ulle ui– genze. 1u.i gwti. 1ulle abitutlini cli vita delle c-luai abbienti, fin negli orari e ne.I calcn• tlario annuali •• 1e dovrii rimaner valido il ragionamento reo:ionorio di qmmti vanno ri1>etcn<loche • in halia c'è 1rop1>a gente che 1tudia •· le non 1i Jaril, nella scuola, agli t1 alunni poveri ciò che mi 11011 tro– va110 o non rice,•ono in cau •• se le aule tc0l111ichc continueranno ad ospitftre fino o SO nlunni 1>cr voltn, se rcaternnno in vitn i dop1>i e tri1>li turni di lesioni, lit, infine, il trattamento economico degli in5egnanti non ,·erri migliorato ratlicalmcnle al fine di di11>0nc di docenti 1od11ida1ti e ca1>aci, il livello degli nudi in llalia rerlnmcnte non J)()lrà migliorare • rende.mio difficile ai ,~ ,·cri t'aecfllO alle scuole, con mcnucci 11ro– cedurali •· La introdutione del latino 01,:.ionale 11i• inifiea • erecire 111111 Jif{icolt,i non 11eceJsari11 n roga:tl:i che non 1>oueggono ancor bene l'idioma nazionale•; • rendere di/{icoltow finsegnomento «le.I Ialino 1te.uo , gincchè nello mcdc.inu1 classe vi 111rehhcro allievi che gii. unno ili eucrc prcdCJtinati (doi genitori) agli ttudi clutici, ahri in dubl1io. ahri certi del contrario•; • donnegiiare le altre mate.rie abbinate al latino• in quanto il docenle, 1,cr la difficoltà intriMCCa di c111e1ta lingua morta, a 1«1pi didallici rubcril 1cmpo alle alue ditcipline. • L'insistere perc.hè il l11ino nnga man• tenuto nella tcuola media infcriore - con• elude fautore - aigni6cn ,•olervi iotrot.lurre uno strumento di diseriminniionc sociole, 1ig11ifica,·oler ■\zare artificiMamcnte gli osta• coli perchè i meno fnoriti incapichino fin dal principio più facilmente: signi6ca vo- 375

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