Volontà - anno XV- n.6 - giugno 1962

Il solo vizio da me conosciuto nell'universo è l'avarizia; tutti gli altri, comunque si voglia chia. marli, non sono che toni o gradi di quello; esso è il Proteo, il Mercurio, la base, il veicolo dei vizi lutti. Analizziamo la vanità, la fatuità, l'or: goglio, l'ambizione, la furberia, l'ipocrisia, la scel• teratezza; scomponete ugualmente la maggior parte delle nostre virtù piene di sofismi, tutto ciò si risolve in un sottile e pernicioso elemento, « il desiderio di possedere >>. Ora, I' <e interesse privato n, questa peste uni• versale, questa lebbre lenta, questa « etisia » di ogni società avrebbe potuto attecchire là dove non avesse mai trovato non soltanto l'alimento, ma, neppure, il più piccolo pericoloso fermento? Pertanto, io credo che non si vorrà contestare l'evidenza di questa pr:oposizione: <e là dove non esistesse la proprietà, non potrebbe esistere nessuna sue, co,iseguenza perniciosa ». (Codice della nallm1. • Ed. Einaudi, 1952) MORELLY s,...,0~1o ... ,,. ....... .,.,... ,...... ,•. ç,...,,,,. ur un ■ omero llr• ••nto

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