Volontà - anno XV- n.6 - giugno 1962

ranza, si prestano a questo tragico gioco, è necessario dire che è oramai tempo di ricordarsi dell'esistenza di un popolo spagnolo il quale vive l!!Olto il giogo e la mordacchia e che va aiutato. Dopo la sconfitta repubblicana, migliaia di spagnoli e, con essi, altre migliaia che, se non nati in lspagna, sono solidali con gli esuli, centinaia di gruJ)pi, la,,orano, giorno per giorno. nell'intento di abbattere il regime franchista. Ne esistono di ogni tendenza e di ogni provenienza. Essi non ch.iedono che di essere aiutali, non J)er ragioni strategiche o diplomatiche. Non per ei,;sercconfusi con gli assassini di Cami.llo Berneri e di Andrè Nin. Non con Lister e Modesto, distn1ttori delie Comunità contadine. Nou con Pablo · Ncnida, cantore della bomba di 50 megaton. Non con gli scrittori « antiCascisti » di Budapest come GiOrgy Gabor. Non con quelli che sono disposti a toHcrare Franco se si dichiara neutrale. Ed anche questa non è una interpretazione. Basta cilare la « Dichiara– zione>) del Comilato Centrale del PC di Spagna ciel giugno 1956: ccLa neutralità è prot>ria del passato politico della Spagna. Anche durante l'ultima guerra mondiale, Franco non l'ha potuta ignorare, henchè l'abbia compromessa con una non-belligeranza attiva. Il patto con gli Stati Uniti è ,m patto di guerra, che costringe la Spagna ad abbandonare la neutralità la quale è stata tanto utile al nostro paese. I fattori che, in passato, consigliarono la politica di neutralità, continuano a persistere. Nelle nuo,•e condizioni mondiali, la neutralità potrebbe essere la forma concreta dell'incorporazione della Spagna nella grande corrente paci6sta e di coesistenza. Questa l'intenzione, oltre che del popolo, anche di impor– tanti forze della borghesia spagnola che reclamanoi a giusta ragione, il ritorno alla neutralitit tradizionale >> ... e< Negli ambienti industriali, com- mercianti cd agricoli del nostro paese, così come in quelli elci lavoratori e degli intellettuali, si comprendono sempre meglio i pregiudizi che causa alJ'economia spagnola H fatto che la Spagna sia l'unico paese d'Europa senza relazioni commerciali dirette con i paesi del mondo socialista )).,, <e Soltanto la politica estera dell'auuale governo impedisce aJla Spagna di commerciare con l'Unione Sovietica e con i paesi socialisti. Commerciare con detti paesi non significa sopprimere o diminuire il commercio con i paesi capitalisti, compresi gli Stati Unili, bensì per gl'intcressi de1la Spagna e senza dipendere da alcuno. Non v'è dubbio che lo sviluppo del commercio con i paesi socialisti aiuterebbe l'agricoltura e l'industria spa– gnole per oltenere migliori condizioni dai paesi capitalisti ». · E se gli intellettuali di buona volontà pensano di giustificare il loro << engagcment » sulla scoria degli eroici ricordi, leggano quanto i comu– nisti intendono proporre alle classi dirigenti di l\•fadrid: costituirsi come guardie civili de11'ordine. Nella « Dichiarazione » già citata, è scritto in– Eat1i1a tutte lettere: <e... A sua volta, la classe operaia ha acquisito una maggiore maturità polirica, una esperienza rivoluzionaria, una più grande conoscenza e comprensione del suo molo nella società, ed essa non si lascerà trascinare dalle propagande infantili apparentemente rivoluzionarie ma contrarie ai suoi veri intereS!i ». L. MERCIER 374

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