Volontà - anno XIV- n.7 - luglio 1961

ventura guerresca non seduco110 più nessuno; gli eventi ch'essa ci porte, nel suo grembo di fuoco non sono mai liberanti e portano w,ui il marchio dello spiriio autoritario e militaresco. Ma ciò che rernle più profonda e più tenace questa avversione alla guerra diffusa nel popolo è certllmente la distruzione atomica che si profila dietro di essa. Forse la morte aiomica non è gra11che diversa dalla morte per armi tradizio,wli per il singolo i,ulividuo e quesio ci <lice che ,wn è nella paurll fisica che dobbiamo vedere la condanna risoluta di tntte le genti per l'arma atomica. Talvolta le circostanze più tristi mettono in luce le qualità più elevate di un uomo e così la minaccia. atomica meue in luce l'universa– lità dell'uomo moderno; questa universali.ti, . che un tempo er<i soltanto nelle idee polit.iche oggi è diventata un modo di essere e non la troviamo soltanto nelle realtù politica ed ecorwm.ica del mondo che vci sempre più unificandosi, ma anche nell'(lnimo umano. La distruzione _atomic(I ripu~a perchè mette in c<wsa.l'esistenza universale dell'uomo e la fine della sru, storia. Di fronte alla minaccia atomica l'uomo si sente 1w1anità, perchè è provrio la sua umanità. che viene «d essere colpita e negata dall'esistenza delle armi cttomiche. Tutto ciò mette in luce un aspet.to nuovo e direi una. nuova 1,·eritù: il culw clellll vita come vlllore unfoersalc che sorge sulla rovi11a di rutti gli ide(lli del p(lssato; esso è al di sopra di tutti gli interessi e di tutte le ideo– logie che devono essere deci.s(lme,ite respinti CJU«rtdo vengono ci insidiarlo. In,esso si nu,lizza l'unità ,lell'uomo e da e.~sonasce ln promessa di una nuova realtà. in cui ·ve11gano " cadere tutte le barriere economiche, sociali e ideo– logiche che dividono gli uomini. Questo modo di sentire che è l'essenza dell'auuale sentimento ,li pace, va facendosi sempre più largo nella co– scienza modemci ed è per un suo riflesso che anche il più accanito dei con– seri,;cllori non può oggi giustificare come in passato l'esistenza della mi– seria; la coscienza m.odenw non può più tollerare nella società e nel mondo l'esistenza di uomini esclusi dai beni della civiltà.: la miseria è negazione dell'umanità e non si può essere indifferenti di frorate ad essa senza esserne colpevoli. La società che produce la miseria è la stessa che produce lo, guerrn e la distruzione at.omica, è la società negatrice dei valori umani. In <Jnesto sentimento di pace che è sentimento di vita e dignità w1w11a si verifica la frauura fra popoli e governi, fra popoli che sentono il valore ecl il senso della.vito uma,w e governi che pongono interessi particolaristici di stato e gruppi privilegiati al <lisopra <lella stessa esistenza dell'umariità. Ma come si contrappone tale sentimento di pace alla politica di guerra? Purtroppo l'atteggiamento cli pace pur avendo, come abbiamo osservoto, profo1ule rlldici 11ell'animo popolare, rimane un tttleggiame11to passivo. Si desi.dem ardent.emente che le controversie interm1.zio11ali non dive11tino guerra com.e si desiderQ, cl,e il vento non divenga uragano e la pioggia non divenga diluuio, con.. lo stesso timore impotente che prende l'uomo cli fronte lllle calcimità ,wturali-. Eppure la guerra è im. fatto umano, è opero 387

RkJQdWJsaXNoZXIy