Volontà - anno XIV- n.5 - maggio1961

RECENSIONI BVBRT ARVIDSSON Le syndlcallsme Jlbertarle et te "WelfareState.. tL' esperienza svedese) Edition de l'Union dcs Syndacalistcs e de la CommiMion ln1ernnlìo11ale de Liai~n Ou• nière, Paris 1961. E,·ert Arvidso11 è un anarco-sindacalis1a iwcdese che fin dalla sua gio,,ine età 111il.ita nell'organizzazione sindacalista libertaria, la SAC, portando,·i il suo contributo di espe• rienze di ltivoratore ( per molti anni l1a fatto . il pescatore e il marinaio), della sua intelli– genza e cultura che lanno di lui uno dei giornalisti piì1 quotati della S,·ezia. Da 25 anni collabora al periodico Arbeta• ren (Operaio) che è l'organo della SAC e da otto anni ne è il direllore. Lo SAC ha fe5tcggiato un anno fa il cinquantenario del– la aua fondazione e il suo giornale ha una grande influenza sull'opinione pubblica del paese. In <1uest'opuseolo, dopo brevi cenni stori– ci-sociali sulla S\'e:r:ia, l'autore in1c11<le pre• senlare ai movimenti operai intcrna:r:ionali c<I a tutti coloro che se ne intcrcs.sano, l'cspc• rien:r:a dei compagni svedesi che !i trovano ad OJ>erarc nella socictit del Wel/are State, nella co,idc1ta socie1à del benessere. Come es.<iisono Tiusciti a duggire all'iso– lamento cui si sono tro,·ati molti mo,·imcnti di altri paesi, inserendo la loro azione 11uo- 1idiana nelle lotte del la"oro, o i11flucnznndo l'opinione pubblit;:a o i dirigenti del loro paese, è quanto viene detto in quest'opu– scolo. E. A. {a una premessa, però: gli anar– co-sindacalisti svedesi si sono trovati ad ope– rare in speciali condizioni, 11erciò non pre– tcndoao clic la loro cspericmm sia valida per altri movimenti di altri paesi del mondo. Ognuno di essi deve 01>erare secondo J'am– hicntc e le circostanze in cui si lro,·a. l\la, per E.A. i princi11i sono ,,alidi se si JlOS– sono inserire 11ella reallà. E Spcs,$0 11011 ci si riesce perchè non ai sanno tro,·are i mc• lodi appropriati. NelJa società dell'abbondanza non a\'Tchbe senso parlare di « disoccupazione•• di « !R· lari minimi •• di a: previdenze sociali », tli • pensioni •• ccc. 111 S\·ezia tutto quealo è staio raggiunlo da anni e tutti, indiuinta• mente, si trovano ad avere assicurato econo- 111icamentc l'nv,•cnire. Ma aache là non mancano motivi di lotta. I go,·crni socialisti tcndo110a statalizzan: tut• te le attività e i servizi sociali, per cui c'è da co111ha1terc contro la Cl'C$CCntehurocra• zia, c'è dn rivendicare quella libertà indivi– duale e d'iniziatÌ\'ll che sta quasi seompa• rendo. E la SAC ia questa sua lotta hn, come nvvcri;aria, In grande centrale sindacale Lad– ,or&fmisation. (LO) che per CMerc socialista .sostiene il gol'(~rno, pun: .socialista, nelle sue tcnden?.C accentratrici. Ma qual'è alato il lnoro della SAC, cen• trale sindacale minoritaria (foadata nel 1910 è arri\'nta, nel suo periodo pii1 florido, ad 8\'cre 37.000 aderenti, mentre oggi ne conta 17.000 con una lie,•e lende112:aad aumentare gli effcllivi). nei suoi cinquant'anni di esi– stenza? Ila co11tribui10 ad introdurre la gior– nata la\'Orath•a delle ottore o.re ; a far rispct• tare i salari fissati dai contratti col.lett.i\'i; a radicue tra gli ne<lesi l'antimilitarismo e l'intcrna:r:io1u11ismo; ha so.,tenuto il popolo spagnolo 11ella sua lolla contro Franco, cd ancora oggi In sua &0li<larictà verso la Spa• gna antifranchisla ai fa sentire; ha costi• tuito nel 1954 una cassa di aS3icurazione contro la disoccupazione, così come a,·cvaao fatte le altre organizzazioni 5indacali; nel cam1io dell'agricoltura, tra la soluzione della 315

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