Volontà - anno XIV- n.5 - maggio1961

che fu la tomba del fascismo, ma an– che la rovina del nostro paese. I dittatori sempre (anno pagare ai popoli loro sogge11i la loro politica di grandezza e le loro imprese folli. Le grandi costruzioni, i monumenti, ecc. sono le caratteristiche dei regi• mi dittatoriali. Anche quando i dit• latori riescono ad elevare il livello di vita d'ei loro soggetti, mai, però, concedono ad essi la libertà. E il gime ricorreva per plebiscitare la politica del duce, per esprimergli il suo consenso, il suo entusiasmo, il suo « amore ». Si prova vergogna e dolore pensando che milioni e mi– lioni di donne povere dovettero to• gliersi dalle loro dita, quello che ave– vano di pili caro e prezioso, la loro Cede matrimoniale, per fame dono alla patria i cui governanti si prepa• ranmo ad aggredire e sottomettere Otto milioni di baionette benessere senza la libertà può esse– re perduto da un momento all'altro. Coloro che hanno vissuto il triste « ventennio », quando, oggi, ripen– sano a quel regime, ne provano ver– gogna e dolore, ancor più che per le violenze compiute dai fascisti, per lo stato di asservimento in cui era ridotto il popolo italiano. Ancor oggi sembrano ridicole ed umilianti quelle adunate oceaniche cui il re- un po1>olocontro il quale non aveva– mo nessuna ragione di odio o di ran– core. Sembra inconcepibile, pure, che dei. bambini, nell'età dei giochi e della spensieralezza, indossassero di, 1 ise per cui. divenlavano anch'essi dei piccoli uomini politici e dei pic– coli soldali. Si prova vergogna pen• saudo che il nostro vicino di casa poteva essere una spia clcl regime e poteva denunciarci per un non– nulla se non ci mostravamo abba• 285

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