Volontà - anno XIV- n.5 - maggio1961

battaglia e col proposito ben fermo di riprendere fo low, alla prima occasione e di condurl" fino in, fondo». La lotta non fu ripresa e ne seguì. 11 sconfitla completa del prolelariato. I la\'oratori sentirono che erano sta– ti traditi o non sufficientemente so– stenuti dai loro capi e dirigenti e molti di essi si ritirarono delusi dalla lolla od aecetlarono, volenti o nolenti, la situazione nuova che si stava creando con il consolidarsi del fascismo. Mussolini era stato neutrale di fronte al movimento dell'occupazio– ne delle Cnbbriche, mentre conti• null\'n a sfruttare i cosidetti « va– lori della guerra », a protesta– re per la « pace mutilata •• fomen– tando ed esasperando il nazionali– !mo. Il suo J)rimo programma elet– torale del 1919 era socialisteggian– tc. Pro1>oneva la Costituente, il vo– to alle donne, l'abolizione del Se– nato, il sequestro dei beni delle Congregazioni religiose, l'abolizio– ne delle mc.use vescovili, il control– lo operaio nelle fohbriche, l'im1)0- sta progressiva sul reddito, C<'C. ccc. lla le elezioni di quell'anno furo– no tutt'altro che un successo per i fascisti. Mussolini n Milnno riuscì ad ottenere solo 4.000 voti e qucsla scoufìtta elettorale segnò una svol– ta nella politica del fascismo. La via legale della conquista del po– tere si presentava troppo lungn: Mussolini )'accorciò, e di molto, mettendosi al servizio degli agrari, degli industriali ni quali non par– ve vero di trovare truppe mercena– rie capaci di domare quelle mnsse lavoratrici che, con i loro scioperi, l'occupazione delle fobbriche ave- ,•ar.10 messo in pericolo le loro ric– chezze ed il loro potere. Bisogna riconoscere che Mussoli– ni aveva un grande intuito e cono– sceva bene folli e capi-1>artito. Egli seppe sfruttare il momento di pro– sternazione seguito alla sconfitta della occu,,azionc delle fabbriche con la certezza che i dirigenti delle organizzazioni operaie e dei parti– ti di sinistra non avrebbero avuto il coraggio di riprendere in mano l'iniziativa, e che davanti alla vio– lenza delle squadre fasciste non n– vrebbero mai risposto con l'azione diretta. Tutta la ,,olitica fascista fu po– litica anti1>opolo: da quella elci pri– mi anni, precedenti la marcia su Roma, che si servi del manganello come • argomento di 1>ersuasione •• a quella di partito di governo che, nonoslante tulle le leggi restrittive e liberticide, uon poté mai fare n meno della violenza illegale. Il 18 dicembre 1922, neppure due mesi dopo che il Cnscismo, con il suo colpo di stato, si era inq>adro– nito del 1>oterc, ci furono le stragi di Torino con ll operai assassinati e moltissimi feriti. Di quelle stragi De Vecchi si as– sumeva la piena responsabilità, il che significava che Mussolini gli a– veva rilasciato carta bianca. Del resto lo stesso Mussolini, 1'11 febbraio 1923, in un discorso alla Camera, dichiarn,,n: 1<••• Non c'è niente da dist.:utcre in materia di 1loli1ica interna. Quel– lo che accade, ucct1de per mia 1>rc– cisa e diretta volonlil e dietro miei ordini tassativi dei quali assumo 283

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