Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

Per una storia dell' anarchismo: problematica 1 C'È e H I pone in dubbio la le– gittimità di una storia dcll'a• narchismo, par1endo da imposta– zioni metodologiche astratte (anche s~ specializzate): da premesse, cioè, le quali risuhano giustificate soltan– to se riferite a dc1crmi11ate posizio– ui delJa Logica propriamente detta, mentre si appalcsano inficiate da grossolano errore di metodo se po– ste sul piano della comprensione usuale (storica, per intenderci), del risultato concreto (positivo o nega– tivo che sia), dei nessi tra ciò che sembra passato e l'attual.ità, come tale. Secondo la Logica propriamen– te d'ella (o generale), ogni giudizio, considerato in sè, è vero o falso; considerato soggettivamente, è lcgit• timo opporre illegittimo. Uu giudi– zio, per essere riconosciuto come ve• 1·0, deve essere legiuimo. Partendo da questa affermazione si deduce: poichè l'anarchia (si badi al termi• ne!) non può essere conosciuta CO· me ftJrma politica, in quanto imma– gine del caos e questo è senza for– ma - (se il caos potesse avere una forma esso uon sarebbe più tale) - cioè, poichè non può riconoscersi come vero un giudizio sul rapporto anarchia-forma politica, questo giu– dizio è illegittimo; ilJegittima, dun– que, una storia dei rapporti sociali - (società anarchica) - i quali, ol- 484 tre a nou Iar parte dell 'ordi.ue ra– ,donale, si dimostrano come vero e proprio paradosso. La critica alla suesposta imposta– zione è facile; essa poggia su due osservazioni: a) si è fatto ricorso nll'anarchia, ad una forma astra11a, acl un mo– mento logico della possibilità che un ordinamento sociale s'inveri e di– venti anarchico; e non all'anarchi• smo, alla forma concreta, cioè, di manifestazioni varie, ma tipiche, quali opinioni, suggerimenti, avve– nimenti, azioni, e quindi, al mo– mento effettuale; b) lo storiografo non cleve re• gi3trare quella (che appare una) u– topia dell'oggi come una verità d'cl domani (come è, invece, concesso, per esempio, al filosofo), cioè non può trovare la ratio historica se non nel processo di elementi ideali, di clementi logici, di azioni, di avve– nimenti: e, non c'è dubbio, che CO• desti sono delle realtà, che soltan– to abbisognano di una interpreta• zione per divenire concreto materia. le di storia. Inoltre, c'è chi. nega la legittimi– tà di una storia d'ell'anarchismo, ri– correndo al seguente sofisma (che, rispetto a quello precedente, è più puntualizzato e meno vago): poichè l'anarchismo nega, in forme utopi-

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