Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

di centro sinistra in Italia corrisponde alla coesistenza pacifica nelfo politica estera. Però bisogna notare che da noi al problema economico e sociale si sovrappone una caratteristica particolare, nostrana: essa consùtte nel mo• nopolio politico del partito cattolico e quindi del clero. Qui bi$ogna aprire una parentesi per osservare come sia avvenuto il passaggio della Chiesa cat• tolica dall'opposizione allo stato italiano alla sua attuale direzione dopo la ventennale anticamera fascista. Tale passaggio si può spiegare soltanto se si considera la con.versione sociale della Chiesa d"l potere fondiario che la legava alle classi aristocratiche, al potere finanziario cl1e la lega oramai i,1. d~,1wlubilmente al destin.o della civiltà capitalista. La Cl1iesaè diventata u11a delle piri grandi potenze finanziarie ciel mondo e come tale vincolata in ltalia agli interessi delle grandi industrie del nord e non può quindi per– meUere che i suoi privilegi siano scalfiti dalle ventilate aperture a sinistra. Al t.empo stesso non può recidere da sè c1uesta forte tenden.:a per non per• dere larghe masse elettorali e così rimane oscillarite tra l'una e l'altra so– luzione mantenendo tutto il paese in queste strane e inutili oscilla:ioni. La politica dentocristiana in Italia è la politica del tiro allei fune e il più tipico esempio di questa politico è l'attuale governo Fanfani dove metà dei mini• stri tùo a destra e l'altra metà tira a sinist.ra stri::andosi però l'occhio per rimanere sempre allo stesso punto . . E poichè tutti gli altri partiti dello schieramento politico italiano sono condizionati dal partito cattolico e non sanno prendere iniziative coraggio– se, tutta la classe politica italiana rimane inchiodata a questo deleterio im• mobilismo. La contraddizione fondamentale della nostra situazione interna è appunto in questo contrasto fra l'immobilismo della clas.~epolitica e le esigenze dinamiche dell'attuale società, È un contrasto che non può evitare - e a breve scadenza - una violenta rottura. Sotto questa oscillante politica v'è però un processo che prosegue co– .!tante, ed è il processo di clericaliz:azione della .!OCietàitaliana; perchè i democristiani sono divisi su, tutti i problemi della vita nazionale ma per la .!upremazia del clero e il suo completo dominio sulla società, lì non ·v'è nè de,tra nè sinistra, ma sono tutti pienamente concordi nel favorirla - e ltr fa• voriscono con l'omertà di t.lll.ti i partiti laici oramai ridotti a meschini spa• simanti del poi.ere. Ma per fori una l'Italia non è tutta qui: conie negli altri settori del mondo alla lolla fra vecchi e nuovi padroni si inseri.!ce un altro elemento ed è-l'insofferenzc, del popolo che vuole cambiare radicalmente le cose e mettere fine alle sue antiche miserie. Come nelle oltre parti del mondo tale aspirazione rimane allo stuto confuso e non esprinte i<leeproprie ma dopo i fatti di lug/.io che dopo quindici amti hanno visto ancora le piazze cl'ltalia protagoniste clella storia, tali w,pirazioni si /unno .,empre più pressunti. e non t.ardera111wa trovare il proprio linguaggio che sarò molto diverso da quello dei politicariti che usurpano ancora la loro fiducia. In tal caso la crisi di sviluppo del nostro capitalismo avrebbe sviluppi imprevisti. ALBERTO MoRONJ 483

RkJQdWJsaXNoZXIy