Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

La scelta decii;iva non è, oggi, tra lo stato di cose esistenti e la proprietà collctt.iva amministrata da un « potere operaio » qualungue po.5saessere la sun forma, ma tra la società di massa e il decentramento anarchico eh<~ spezze'rà questa massa in piccole comunità volon• tarie. Solo cosi gli individui potranno vivere insieme come esseri umani differenziati e non più come una unità impersonale. ' La superficialità delle riforme di Roosvelt, o di quelle che il Pa11j10 Laburista inglese effettuò all'in• domani della guerra, è dimostrata dall'incapacità di realizzare un miglioramento sostanziale nelle cose vera– mente importanti della vita: nella natura delle relazioni umani sul luogo del lavoro, nell'impiego dei passatempi. nell'atteggiamento verso la vita sessuale, nella procrea– zione, nell'educazio.:ie e nell'arte. E' l'esistenza di massa che perverte tutte queste realtà attuali, ed è lo Stato che s'oppone ad ogni cam– biumento a questo prqposito. Il marxismo non fa che esaltare le masse e difendere lo Stato. Solo l'anarchi– smo reintegra nei loro diriÌti l'individuo e la comu– nità - il che è nello stesso tempo « non-pratico » e necessario, in altre parole essenzialmente rivoluzio– nario. DWICHT MACDONALD da « Encounter » marzo e aprile 1957. Ull aumero lire ceutocioqaaal•

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