Volontà - anno XIII - n.7 - luglio 1960

fiducia degli uomini e delle d 'ou.ue che Cl'c<lono nei grandi ideali del socialismo e della libertà, non devono più tollerare di trovarsi in com– pagnia, anche se individualmente non voluta, di questa gente che giù tanto male ha fatto al noetro paese. I dirigenti della Confederazione Ita– liana del Lavoro d'evono convincersi che senza una azione generale e coor– dinata di tutto il movimento operaio italiano che abbia per obbiettivi la eliminazione della disoccupazione, l'abolizione delle ore straordinarie, la riduzione dell'orario di lavoro, un salario base garantito e dignitoso, il fascismo sarà sempre un pericolo permanente per la società italiana e, sconfitto a Genova, sulle piazze, risorgerà altrove, e comunque sarà sempre l'arma segreta del capitalismo italiano che non rinunceri, alla speranza di annientare le organizzazioni operaie. Durruti, un proletario spagnolo morto per la causa d'ell'antifascismo rivoluzionario europeo durante la guerra civile di Spagna, disse: « Il fa-– scisnw non si discute, il fascismo si schiaccia >>· Questa deve essere la no– stra parola d'ordine che ci impegniamo di rispettare comunque e sempre, costi quel che costi. Lottare contro il fascismo I L F A s e I s M o è la dittatura terroristica del capitale finanziario, la espressione permanente del dominio di classe, è la vocazione organica del potere dei monopoli, è la minaccia costante alla vi"ta fisica e spirituale degli operai e dei contadini, è la violenza organizzata contro la classe lavoratrice. Come tale esso va colpito là dove ha le sue radici: nella fab– brù.:u, nel posto di lavoro, nel cuore stesso della vicenda economica. L'antifascismo non è dun<1ue nostalgia di una avventura eroica, non è solumto adesione sentimentale ai ,wbilissimi 1,·aloridi libertà e di demo– crazia, in difesa dei quali da quarant'anni la classe operaia ha sparso il sangue delle sue migliori avanguardie in Europa e nel morulo: ma è so– pra:tutto lotta aperta contro il potere capitalista, contro lo sfruttam.ento e la violenza, per una democrazia integrale, per un potere popolare di-– retto, è la rivendicazione permanente del diritto dei lavoratori di decidere del proprio destino di produttori e di uomini attraverso il controllo e la ge!ltione diretta degli strumenti di produzione per una !IOCietàprofonda- 1,ienle democratica ed antiautoritaria di liberi ed uguali. Il fascismo schiacciato dalla Resistenza, bandito dalla Costituzione è .~taw finora tollerato nel paese e nel Parlamento per una colpevole debo– le:;za o per un interessato calcolo di quanti avrebbero dovuto essere i cu– stodi delle istituzioni repubblicane e democratiche. Ed oggi si pretende di fare <liquesta colpevole tolleranza titolo giuridico per una equiparazione del fascismo agli altri movimenti politici; equiparazione che è e resterà anticostituzionale, sicchè il tentativo di imporlo al popolo italiano costi• tu-i.1;ceuu cc complotto» contro la Repubblica, un. attentato alla liberllÌ del Pae...e, una aperta e banditesca violazione ,lella legge. 421

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