Volontà - anno XIII - n.7 - luglio 1960

I fuorusciti e la guerra di Spagna e O i\1 E S I presentava l'emigra- zione politica italiana in Fran– cia, il 19 luglio 1936, qunndo dal– la Spagna arrivarono le notizie del– la rivolta dei mjlitari e dell'eroica resistenza del popolo s1>agnolo al pronunciamento di Franco? L'antifascismo italiano stava at– traversando mut profonda crisi. La maggior parte dei fuorusciti si tro– vava in esilio d'a più di dieci anni, e durante questo lungo tempo re– sistenze si crnno logorate, entusia– smi siuor-1:ati, e molte illusioni per– dute. GJi antifoscist.i non credevano piì1 in un prossimo ritorno in Ita– lia, ad una fine vicina del fascismo e quindi sembravano rassegnati al– la loro vita di profughi. Mussolini era appena uscito, trionfante, dall'avventura abissina cd il suo prestigio era aumentato all'interno, ed all'esterno. Inutile era stata tutta la propaganda degli antifoseisti contro l'impresa etiopi– ca, cd inutili i loro sfor.ti per far capire all'opinione pubblica stranie– ra che il fascismo portava con sè la guerra e rappresentava un grande e grave pericolo per la pace mondia– le. Ma come potevano potenze co– lonialiste come l'Inghilterra e la Francia opporsi all'impresa colonia– lista mussoliniana? Certo, non l'n- Se l'impar:i'alitù è u11sogno, lo probità. e un dovere. C. S.u.u,::.11N1 vrebbero voluta perchè ledeva i lo– ro interessi, perchè poteva porta– re complicazioni sul piano interna– zionale in un momento in cui Hit– ler, nel cuore d'Europa, accampa– va sempre pila pretese ed aveva in– comincia.to le sue aggressioni. Le sanzioni economiche votate dalla Società delle Nazioni contro l'Italia non furono mai interamen– te operanti e, presentate da Mus– solini come volontà delle « Nazio– ni soddisfatte» di affamare l'Ita– lia che cercava il suo spazio vitale, servirono a risvegliare l'orgoglio nazionale, a creare l'unità del po– polo italiano, cd a fargli accetta– re una guerra per la quale aveva mostrato scarso entusiasmo. Era proprio quello che :Mussolini vo– leva, Brevemente, dopo 14 anni di re– gime fascista ai aveva l'impressione che il dittatore di Roma avesse consolidato il suo potere e fosse pii1 temuto dni governi stranieri. Gli anni di esilio ci sembravano grigi, quasi spesi inutilmente. Soltanto pochi episodi li illumi– navano. Gli attentati anarchici con– tro l\tussolini: Lncetti, Schirrn, Sbardellotto erano partiti dall'este– ro per tentare la loro audace a.zio• ne; il volo di Giovanni Bassanesi 447

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