Volontà - anno XIII - n.7 - luglio 1960

sulla relazione di Fridel, in tutte le federazioni locali e in collaborazione con l'associazione di cultura operaia. I congressisti hanno dimostrato una grande disciplina. Un centinaio di delegati s'iscrissero, e presero la parola di volta in volta, senza sfoggio oratorio, c le discussioni si seguirono sotto una presidenza non rigida ma precisa che teneva conto di tutte le proposte e decisioni. La sala che era stata affittata da una società indipendente d'ingegneri, era ornata di veccl1ie bandiere portate dalle federazioni locali, Nella cerimonia d'aper• tura vi era una vaga rassomiglianza con certe organizzazioni religiose: musica d'un orchestra a corda per cominciare, canti eseguiti da un bari• tono di professione, numerosi messaggi presentati dai delegati d'organiz• zazioni amiche o letti dal presidente (per esempio, quello dell'Unione dei Sindacalisti); rievocazioni di vecchi militanti, o di scomparsi. Boscaioli, minatori, metallurgici, operai tessili e muratori costituivano Ja maggioranza; tutti uomini di robusta costituzione, con vestiti ,li buon taglio, spesso proprietari di automobili e che, presi individualmente, dimostravnno di essere dei bravi militant-i che conoscevano, per averli praticati, l'azione diretta, il sabotaggio, il conflitto. E c'era, nel modo di raccontare ceni ricordi, una punta di nostalgia. La loro storia che non è finita ma continua e può contenere delle possibili sorprese, è fra i documenti manoscritti, o stampati, esposti in qualche vetrina: atti di costituzione di sindacati o delle fed•erazioni locali, manifesti, protocolli di congressi, pagine di corrispondenza scam• biata co~ l'estero, specialmente con le organizzazioni anarco.sindacaliste spagnole durante la guerra Civile. E' in omaggio anche alla Spagna che era esposta la bandiera che venne offerta dalla C.. T. alla S. :\.C. nel 1936, per l'aiuto che essa aveva dato alla rivoluzione. Tra i delegati venuti dall'estero vi era anche Ginès Alonso, segreta• rio del souocomitato nazionale della C.N.T. in esilio, che annQnciò la prossima riunificazione delle due frazioni dell'organizzazione. Albert de Jong era delegato dal N.S.V., organizzazione anarco-sin. dacalista olandese. Lonis Mercicr rappresenava la Commissione Inter– nazionale di Relazioni Operaie con la quale la S.A.C. lavora, sul piano internazionale, da tre anni. Georges GrigorofT era venuto come osi;crva. tore, a nome dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori (A.I.T.), dalla quale la S.A.C. si è staccata in seguito ad un referend'um organizzato a questo proposito. « Fedeltà agli scopi, permanente adauamento alle si– tuazioni )), la formula di vita che la S.A.C. aveva adottato, aveva ugual– mente prevalso anche sul piano internazionale. L'ITINERANT 446

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