Volontà - anno XIII - n.7 - luglio 1960

CORRISPONDENZE Il cinquantenario della S.A.C. Stoccolma, luglio 1960 J N Q u E s T A città di Stoccolma, dove si celebra la vecchia festa pa• gana del solstizio estivo, senza i suoi abitanti partiti nella grande campagna, e ripopolata dall'afflusso dei provinciali che sono venuti a distendersi nella capitale, la Sveriges Arbet.aren Central organisation (SAC) svolge il suo sedicesimo congresso, nel suo cinquantesimo anno di vita. La S.A.C. (si pronuncia esse a ci) non è mai stata 1w'organizzazione di massa, neppure nel momento pii1 favorevole dell'inizio della sua costitu– zione. Il segretario generale dell'organizzazione, Herben Anckai, traccian– done la storia ha potuto dire che la sua nascita aveva prodot10, nel 1910, un'impressione simile a quella che produsse il primo areoplauo nel cielo scandinavo. In seguito, la società svedese ha evoluto molto. Il massimo degli effettivi d"ella S.A.C., di 3.700 membri, fu raggiunto negli anni 1924-1925. Dopo, i suoi aderenti sono diminuiti lentamente, sono scesi a 16.000 nel 1957. Animatrice delle lotte operaie dal 1910, la S.A.C. è stata superata, poi sostituita e infine schiacciata dalla potente centrale L.O. (Londsorgani.sation) di tendenza socialista. Tuttavia essa ha resistito, e resiste tutt'oggi. Certamente per la tenacità dei suoi militanti, per gli interessi vivi cl'una tradizione, ma nnche per un'impostazione reale di problemi in certe regioni, in certe corporazioni e principalmente tra i lavoratori delle foreste, e tra gli edili. Ed anche, per l'esistenza d'nn gior– nale, quotidiano fino al 1958, sett.imanale d'allora, che ha m1 ruolo impor– tante - non proporzionato alle cifre della sua tiratura che è bassa - nel– l'opinione pubblica e che, per servirci di una espressione d'un giornalista, rappresenta la « coscienza della Svezia ». Gli interventi durante il Congresso hanno messo in evidenza un fenomeno curioso: la S.A.C. recluta di nuovo. Certo, non si tratta di un reclutamento massiccio, ma d'un lento e progressivo awnento che si spiega, da una parte con l'ad'attamento della Centrale ai bisogni di sicurezza dei lavoratori svedesi - principalmente con la creazione cli una cassa per gli scioperanti - e dall'altra parte con il malessere che esiste alla 443

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