Volontà - anno XIII - n.6 - giugno 1960

ierÙ'e: K Non si tratta di discutere in teo– ria se i sindacati italiani dovrebbero o non do,·rebbero avere slretti legami con i par• titi politici: i falli dimoslrano che tali le– gami esistono e sono largamente il prodot– to della storia 11tessadel movimento sin, <iacale in Italia, Il partito sociali11ta per primo e successivamente dernocri11tiani e comunisli si sono resi conto della neces– sità di dar ,·ita ad un loro braccio &inda– cale ». E più ohre: « Aspettarsi che i sin– dacati si comportino soltanto quali grup– pi di pressione che cereano di influenzare flllfi i partili, come presumibilmente a,•. viene negli Stati Uniti, significa ignorare il caranere classista del sistema partitico ita– liano; oppure significa supporre, come fanno i marxisti, che un interesse econo– mico trascen<lenlc unisca i lavoratori di tutto il mondo, a prescindere dalle loro di,•ergcnze ideologiche che avrebbero quin– di e sohaoto un'importanza superficiale. Dato e non c-0ncesso che un simile inte– gratore cosmico esista, il fatto resta che i lavoratori italitmi non l'hanno sc-0perto. L'italiano che ,·ola per il P.C. si aspetta <'he il suo sindacato sia orientato nella medesima direzione ideologica; e lo stesso vale per il lavoratore cattolico che vota per la D.C. Ognuno di ques1i lavoralori può ben deplorare, all'occasione, l'esistenza di strelli legami fra sindacato e partito, ma ciò nonostante la tendenza di ognuno di essi è di mandare in parlamento il pro– prio rappresentante sindacale come depu• fato comunista o democristiano ». Il volu– me tratta di altri interessanti problemi ed aspetti del sindacalismo italiano, aspetti e problemi clie si s-0no agitati in seno allo ultimo congresso della C.G.I.L. di Milano. TI vohnnclto del Wollcmborg chi"ude con uno scritto intitolato <( I panorami italia– ni dei coniugi Carcy », nel quale sono ri– portale le impressioni, conseguenti a stu– dio clei problemi italiani, che i due coniu– gi americani, l'una im,egnante e l'altro al servizio governath·o, lian ricavato dalla osservazione della vita nella penis-0la: e dopo questo scritto, le conclusioni dello stesso Wollemborg. L'opuscolo è raccomandabile per la lct- tura, non tanto per i problemi in esso avan– z:ati, quanto per comprendere come alcu. ni studiosi americani abbiano saputo ,-e– dere, più dei moltlllsimi pscudo-s1udiosi no– strani, nelle 110.Jtre cose, sia pure ,Ja 1n111ti focali diversi. G. R. MARIO BONESCHI, LEOPOLDO PICCARDI, ERNESTO ROSSI Verso li regime Editori Laterza, Bari 1960, pagg. 327, Lire 2.200. In questo volume sono raccolti i 1locu– menti - relazioni, intervenli, proge110 di riforma RAI-TV, mozione fìnale - ddlo uhimo convegno che gli Aruici <lel ., Mon• do it tennero a Roma sul lcma Verso il regime che è anche il titolo Jcl presenlc libro. I precedenti convegni degli Amici del « !\fondo » avevano avuto e-0mc temi: Di– buttilo sulla Scuola, Cl1il!sae Staio, Stani. pa in ullarme, cd i titoli in se stessi tcsti- 111onianodell'attenzione che i promotori di lali iniziative portano ai problemi fonda– menlali della nostra ,·ita sociale, politica e culturale, e lo sforzo che essi fanno per fare sentire la loro importanza al mag. gior numero possibile di i1aliani. E' uno sforzo lodevole che richiede intelligenza, energia e tenacia, dato che l'opinione pub– blica è troppo sollecitata da propagande massicce, vuote, addormcntatrici e succu– be del pregiudizio che spelta al governo, :,Ile leggi, ai poli1ici risolvere i problemi che interessantJ la collellivilà. J partecipanti a qucslo convegno hanno lirato il campanello d'allarme sulla situa• zione che si è via via creata, <lalla ca,luta del fascismo ad oggi, attraverso la politi– ca del parlito maggioritario che ha ed ha avuto la responsabilità di governare il pac• se. Senza che noi ce ne accorgiamo stia– mo incamminandoci velocemente verso il regime. Anri, leggendo le rela1:ioni di Ma– rio Bonesco e di Leopoldo Piccardi si ha, in certi momenti, l'impressione di trovnr• ci già in una situazione di regime. P('r• 411

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