Volontà - anno XIII - n.6 - giugno 1960

F-ponsabilità morale e storica di quel delitto. Luceuj, di nuovo alle prese. l'On i foscisti e ferito, fugge ancorn in Francia . .Ma per poco, ~·hi.· ritor• na in Italia uel 1926, deciso questa volta lici andare fiuo in fondo. Ha 26 anni, i-i F-ente pili matul'O ed hu !':tudaeia cd il cornggio dcllu sm1 c1i1. L'U ~cttcmbre dello stesso nono, do1u1 uu :-oggiorno nella cnpilale ehe gli ha permes:,O <li tòleguirc gli :-poi-lamenti del duce, egli n1tcndc. P>UI Piazzole di Porta Pia, l'nutomo– bilr di Mussolini che da Villa Tor– Ionia si reca a Palazzo Chigi e <1ua11doquesta è sotto il suo liro, l:mcin la bomba che cade sul bersa– glio, ma rimbalza a 1crra e sco1}pia mentre l'automobile si allontana ancor piì.1velocemer::.te. Lucctti, durante il processo, si prese coraggiosamente tuUa la re– sponsabilità del suo gesto ma ciò non im1>edì che oltre alla sua condanna di 30 anni di carcere H'.: ne fossero nitre di venti anni per Sorio e Vat– teroni, due belle figure di anarchi– ci, considerati suoi complici. Quell'attentato fu seguito imme– diatamente da feroci ra1)presaglic contro antifascisti, organizzazioni, sedi di par1ito. E fin da nlloru si misero in preparazione le leggi per l'istituzione del tribunale ~pcciale, della pena di morte, della soppres– sione completa della libertà di stam– pa e dello scioglimenlo dei partiti d'opposizione. Quando il 31 ot1obre 1926. in 1ma di quelle grandi parate che costi– luivano l'orgoglio del regime, Mus– solini (u oggetto di un quarto atten– lato che gli lacerò la giacca (non si sa se attentatore fosse staio il non 11ncora quindicenne anarchico Anteo Z,unboni che venne immcdiatnmcn- 388 te linciato dalla folla o qualcuno del seguito di Mussolini), prontamente andarono in vigore le suddette leggi. L'Italia si trasformò in una grande prigione. Negli anni scguenli vi fu. rouo altri due attentatori anarchici: Michele Schirru che venne arresta• to il 3 Cebbraio 1931 a Uoma e An– gelo Sbardellotto che veniva arre– stato il 4 giugno 1932 sempre nella capitale. Furono attentati« intenzio– nali » per cou(essione dei due arre– stati, ma che non avevano avuto nes– sun principio di esecuzione. Ciono– nostante tanto lo Schirru quanto lo Sbardellotto vennero fucilati. La fu– cilazione dello Sbardellotto, al For– te Braveua a Roma il 17 giugno 1932, cioè dopo soli undici giorni dull'arresto, ern stata eseguita assie– me a quella di Domenico Bovone, un repubblicano che aveva compiu– to diversi attentati terroristici in Li– guria seminando, per un certo tem- 1>0, il terrore tra le orde fasciste. La storia non regis1ra, dopo di allora, altri attentati. Ciò non si– gnifica che non vi siano stati altri tentativi. Le frontiere franco-sviz– zera e svizzera-italiana. più di una volta Corono varcn1e da uomini che volevano cimenrnrsi nell'audace e pericolosa impresa, ma venivano ri– valicate in senso inverso quando ci si accorgeva che il 1cnta1i,,o non s.1- rebbe stato nitro che un <e suicidio )). fra questi uomini vi (u persino un · anarchico che aveva una condanna in Italia di 20 anni per uccisione di un fascista negli anni 1922-23, e che aveva potuto rimanere a Roma e dintorni per una quindicina di gior– ni portando su di sè, come solo do– cumenlo valido 1 1111 buon revolver. C'è da stupirsi che nell'ambiente antifascista ali' estero, così pieno di

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