Volontà - anno XIII - n.6 - giugno 1960

CORRISPONDENZE l. Scioperi a catena Parigi, 9 giugno 1960 DA I P n I M I giorni di giusrw, dopo un lungo periodo di calma, so,w scoppiati numerosi scioperi. Numerosi, non t.an.to per la diven,ità. delle categorie raggiu.nte, nè per la varietà dei centri coinvolti, ma per il suc– cedersi di llrresti e di riprese in un settore dei servizi pubbliri; quello delle cOmttnicazioni-trasporti. Nelle ferrovie, prima a Lyon, poi a St. Etienne e in ultimo u Bordeaux, rrwvimen.ti sorti all'improvviso hanno pa– ralizzato la circola::.ione dei treni. La sr.azione St . .f.,azarc a Parigi, un punto importante per la partenza e {arrivo di centinaia di migliaia di salariati della regione parigina, (' stata colpita da arresti di lnvoro. e dopo fu la volta delle altre stazioni parigine.. Nello si.esso tempo lo ,çciopero sal– tava da ww linea della ferrovia metropolitana all'altra, bloccat·a ww o parecchi depositi di autobus. I lavoratori delle P.'I'.T. (postelegrafonici) cominciava,w anch'essi a partecipare al movimento di sciopero. Alla vigilia delle partenze delle vacanze estive, si verificava un clima di insicurezza sociale che nè il governo nè le centrali si11dacali at:e, ano 11re– visto. La spinta ri-vendicativa e la forma stessa del movimento indicavano che si trattava di manifestazioni in. gran parte spontanee. L'elemento at,– tivo era rappresentato dalle categorie più basse, più schiacciate dalla fa– mosa « gerarchia )1 degli stipendi e que,çto principalmente, nt>lle ammi– nistrazioni statali e nei servizi pubblici. Abbiamo spesso insistito sulla differenza di trattamento che esiste - nelle condizioni economiche attuali - tra salariati di industrie private e salariati di settori pubblici. Le prime possono, in una rongiuntura di prosperità e di espansione qual'è l'at.tuale, beneficiare della loro indipen– denza individuale cercando un impiego migliore; essere sollecitate dai datori di lavoro quando c'è penuria di manodopera, fare delle o,·e sup– plementari. Le seconde wrw prigioniere del loro statuto di lavoratori di Stato, del loro salario fissato dall'autorità; non possono migliorare la loro sorte che collettivamente o corporativamente, e questo spiega il loro più granrle attaceamento all'organizzazione sindacale. Per i scilariati pubblici, esiste tuttavia una speranza, o un'illusione di evasione: di ottenere, per delle date categorie, dei vantaggi pa,·ticolari. Ne è uscita una fioritura di sotto-sezioni ed anche di situlacat.i ar,tonomi che non raggruppano rlie tale o talaltro gruppo di specialisti. 381

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