Volontà - anno XIII - n.6 - giugno 1960

Gli internazionalisti RipubLlicarnmo nel numero di marzo un articolo di :>a,crio Merlino, serino in oc– casione della morie tli Andrea Cosln (Hdi l'tcrrota co"igc qui sotto). Siamo ora in grado cli offrire ai fo11ori 1111altro scrillo mcrliniano, che e per l'anno in cui appar\"C e per le co,.c c·hc dirt· ha slrclla ullmt•uz:,; con c1ucllo precedente. Si traila di uua lettera del .\Jcrlino a Giu:,CpJ>e Scarlaui, che figura come 11refal'lioue all'opuscolo di 11uc:,1jdal titolo (( L"lntcr11a1:io11alc dei l:l\ora1ori e l'agi1a1orc Carlo Cafiero » (,\. d. R.). Napoli, 10 aprile 1909 Caro Scarlatti, le bOzze di stampa del tuo opuscolo, che mi hai mandato per una breve prefazione, mi hanno lutto rivivere con la meute i più bei giorni della mia vita: giorni di lotta e di fede ahimè! tr-amoutati. :Nou che io non creda, oggi, nella vittoria finale e non lontana del socialismo. Ma temo che rnrà un socialismo diverso da quello che noi avevamo immaginato: w1 sociali– smo fatto di leggi e di regolamenti più che di sentimenti; un socialismo irto di ripieghi, di espedienti e di compromessi con Ja... natura umana. Vorrei ingannarmi ... Ad ogni modo questo è certo, che la via che ne conduce al socialismo non è la via maestra della rivoluzione politica e sociale, l'insurrezione aperUt, violenta degli oppresi;i contro gli oppressori, una grande battaglia terminata con la distruzione di tutte le ingim;tizie e di tulle le iniquità, Noi andiamo, sì, al socialismo, ma per viottoli oscuri e tortuosi, trascinandoci stentatamente dietro le ambizioni, le vanità, le cupidige dei capi•partito. Ecco perchè non ~organo più uel nostro partito personalità come quella di Carlo Cafiero e dei suoi amici dell'Iniernazion.ale, i quali non aspetta– vano l'avvento del socialismo per praticarne, per quanto era da loro, i sani priucìpi; e se ric<"hi, adoperavano le ricchezze per la Causa e an– davano ad apprendere un mestiere in qualche officina, per vivere la vita dell'operaio. Tu hai fatto bene, caro Scarlatti, a rievocare quegli uomini e quei tempi: ed' imparino dal tuo opuscolo certi compilatori di farraginosi vo• lumi pieni zeppi di errori di date, di nomi e di fatti, che il primo movi– mento socialii;ta italiano - quello dell'Internazionale - fu anche il più profondo, il più sincero, il più schielto e, se cosi mi è lecito dire, il più f¾li{tcante. SAVERIO MERLINO DIRATA COIIIIICE Ndl'articolo di Snerio Merlino su Andrea Costa, inserito nel numero di mano, ci tono sfuggite :ilcune mende tipografiche che s,egnaliamo ai lettori: 380 pag. 181, primn colonna, riga 13: 1e poichè c.,si non avevano ancora appreJo l'arte di diNi sociali!.ti e di vivere borghesemente». La pairola in conivo è slala omeua. pag. 181. seconda colonna, riga 6: si de•e leggere camorra am:ichè camera. pag, 182, seconda colonna, riga 17: si deve leggere costìtu.irono am:icl1è costrWrono.

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