Volontà - anno XIII - n.6 - giugno 1960

destino umano da un punto un poi differente. L'uomo, ultimo essere vivente su– Jlcriore, è anche molto imperfetto. E' dotato d'intelligenza ma anche di passioni e di desideri in conflitto, può essere ragionevole ma spesso è stupido. Egli ha impulsi a simpatiz. zare e ad amare ma anche ad essere crudele e odiare; è capace di com– piere un'azione morale ma anche di peccare ed errare. Per questo il corso dell'evolm:io– ue psicosociale ha avuto un anda– mento imprevisto, demolitore e im– perfetto. E' facile trarre una visio– ne pessimistica della storia umana in generale e in particolare della sua attuale situazione, in cui la violen– za e la paura si sono ingrandite e– normemente. Processo pieno di speranze Ma se esaminiamo il processo e– volutivo nel suo complesso la situa– zione appare più confol'tante. Du– rante il suo corso si è avuto un pro– gresso che è sempre stato il risulta. to della scoperta, della diffusione e dell'applicazione della conoscenza umana sempre in aumento. Se inoltre vi è stato un andamen– to irregolare nella passata evoluzio– ne psicosociale, ciò è da imputare in gran parte all'uomo in lotta con se stesso e ancora privo di un unico scopo conduttore. Un interessante mutamento si è verificato ora nel processo. I1 mon– do umano è inestricabilmente vin– colato a sè; le parti separate del pro"..esso psicosociale devono con– vergere verso qualche genere di- uni– tà organizzata. Siamo finalmente ca. paci e veramente forzati a pensare in vista di un unico fine per il ge– nere umano mentre la nostra cono– scenza che si sviluppa sempti di più ci melle in grado di definire tale fi– ne in rapporto alla realtà piuttosto che in vista di un desiderio di rea– lizzazione: la conoscenza delle no– stre imperfezioni e delle nostre limi– tazioni ci aiutano a chiarire le pos– sibilità di un nostro miglioramento Questo segna un punto critico nel– la storia. Abbiamo scoperto l'evo• luzione psicosociale come un feno– meno complesso ma naturale, che <leve essere esplorato e controllato come altri fenomeni naturali. Finora tale evoluzione ha segui– to un corso irregolare e sgradevole con fini contrastanti. Ora vediamo che potrebbe trasformarsi in un meccanismo regolato tale da assicu– rarci i risultati desiderati. L'idea di tuia maggiore realizza– =ione di tutto il genere umano po– trebbe divenire una potente forza motrice, capace d'influenzare la di– rezione della futura evoluzione, e di li asciuare i piì1 ovvi motivi d'inte• l'esse immediato personale e nazio– nale. Occorrerà che l'evoluzione e le difficoltà siano capiti e resi com• prensibili alla massa degli uomini il' tutto il mondo. Per questo ci oc– corre non solo una diffusione della f"ieuza ma anche un nuovo orienta– mento dell'ed'ucazione; uou solo maggiore cultura ma anche una mi– gliore espressione una più vasta di• vulgazione delle idee. Non ci si illuda che la realizzazio– ne più completa delle possibilità si compia senza sforzo, senza conflitto o senza sofferenza, questo è inerente alla natura umana e al processo psi– cosociale. 365

RkJQdWJsaXNoZXIy