Volontà - anno XIII - n.4 - aprile 1960

cronaca poliùca a noi più vicini. In Italia per esempio, si è minacciato il finimondo perchè il governo ac. cennava a spostarsi leggermente a sinistra, Sembrava che Attila fosse alle porle cli Roma, si è invocata la difesa del cristianesimo e della CÌ· viltà occidentale e tutto questo per• chè la nuova maggioranza che si pro– ,filava all'orizzonte parlamentare an– nunciava alcuni provvedimenti, da attuarsi d'el resto con infinite cau– tele, che avrebbero limitato lo stra– potere dei monopoli nell' economia nazionale. Gli sgambetti furtivi che han (atto ruzzolare i protagonisti di tale spostamento sono ben conosciu• ti, ma è altrettanto vero da alcune notizie non certo infondate e dai commenti infuocati, gravidi di oscu– re tQinacce della starnpa notoria– mente sostenitrice delle gerarchie ecclesiastiche c dei grandi industria– li, <'he se l'operazione non fosse sta– ta bloccala a tempo, costoro piutto– sto che la rinuncia alle loro prero– gative di potere avrebbero scelto il ~alto nel buio dei colpi di mario e delle misure di emergenza. Non è un paradosso affermare che la democrazia parlamentare in Ita– lia potrà vivere finchè mantiene e non minaccia il dispolismo clerica– le e padronale sulla società. Il gior– uo in cui tale dispotismo sarà seria– mente minacciato anche l' Italia a– yrit il colpo di mano dei suoi ultras.· 2) Socialismo e alternativa socialista. Dal modo con cui è stato depre– cato negli ambienti· di destra e cal– deggiato dalla sinistra demòcratica e socialista, lo spostamento a sini– stra dell'asse governativo pronosti– cato sullo sfondo della fiammeggian- 246 te parola d'ordine di altentativa so– cialista, sembrava significasse se non un riordinamento sociale, almeno u– na battuta d' arresto della politica d'imperio capitalista e clericale fin qui seguita, una chiara limitazione dei loro illimitati profitti e spadro– neggiamenti che permettesse l'avvio di concrete soluzioni ai problemi più urgenti che da troppo tempo afflig– gono la popolazione lavoratrice. Vi sono nella realtà popolare piaghe doloranti che reclamano una soluzio– ne pur nell'ambito degli ordinamen– ti borghesi. V'è il problema dei di– soccupati il cui numero non accen– na a diminuire malgrado il vantato sviluppo degli affari e delle indu– strie, problema strettamente legato al lavoro straordinario e alle mi'se– revoli pensioni che costringono i vecchi a lavorare sino all'orlo della fossa; v'è il problema di un collo– camento civile che metta fine alla necessità dei lavoratori di passare sotto le forche caudine della racco– mandazioni clericali e politiche per entrare in un'officina; e v'è anche il problema dei minimi salariali e dei sotto occupati. Questi ed altri pro– blemi assillano maggiormente ·la classe lavoratrice, la soluzione dei quali significherebbe un serio iin– novamente delle strutture economi– che, ma attenderla daJl'auspicato go– verno di sinistra sarebbe illusione perchè In politica antimonopoJistn sbandierata dalle forze che ad esso mirano non muta la realtà proletaria nche se a.d essn possono pervenire qualche beneficio indiretto e di set– tore. Tale politica pur sollecitando l'appoggio proletario e popolare non mira a rinnovare nè a riformare gli ordinamenti sociali ma soltanto a porre il capitalismo su basi pii1 mo-

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