Volontà - anno XII - n.11 - novembre 1959

ne sarda risponde alla nuova im•a• sione con una tenace resis1enza, che durerà due secoli e mezzo, e con U· na nuova emigrazione degli abi1auti verso le regioni montane. « Non se- 111i1111110 i loro campi o ciò fanno il malincuore ed i 1,iì1 diligenti vicini depredano. l pretori con stcnlo li comprimono, Ji(csi essendo dal cli– ma micidiale, e colgono ,,er sor– prenderli l'occasione delle fiere che celebrano per tra[ficare dello loro prede » - scri\"crà, alquanto roman– zcscarnente, Strabonc (7), che- era già stato preceduto da Varronc (8). Solo una minoranza restò e colla– borò con gli occupanti. Gli altri, ;1blrndona1a l'agricoltura per la pa– storizia, trovarono nell'asprezza dei luoghi una sicura difesa dai loro ti– ranni, ed i Romani, come già i Cnr– lagincsi, malgrado la loro forza mi– lirnre tentarono spesso, ma invano, di soggiogarli (9). Essi non si tenevano conlinua– mcnte · nascosti nelle foreste, sulle rocce e nelle ca,•erne; essi non si contentavano sempre del laue delle ("aJHe, di pane d'orzo e di frulli 1,:clvaggi; s1►esso essi si lanciavano dai loro rifugi inaccessibili, come animali da preda, dcvaslavano il territorio delle colonie romane e del– le duù alleate e se ne ritornavano Carichi di bollino. l pretori romani 1>otevano pure opporre loro delle truppe regolari, anche quando l'a• vidi1à o la vcndeua li aveva spi.n- 1i troppo avanti nelle loro escursioni e che ~i vedevano sul momento di es– sere circondati e presi, si divideva– no e si spargevano ill piccole ban– de, !'l[uggivano per mille scn1ieri i;conosciuti e impraticabili per gli altri e dopo avere stancato o smar– riti i loro nemici, scomparivano du• 630 rante la notte fino a c1uando l'occa• sione si presentasse 1>er fare una nuova discesa. Le J>rime spedizioni di guerriglia risalgono a <1uesto po– polo ed a quest'epoca (10). I Sardi passarono poi dalla di– Censiva all'offensiva, con vere e pro– prie rivolte. Malgrado una cerla contraditto• riclil nelle date, è po:1sihilc tentare una linea cronologi(·a e dire che la prima rivoha scoppia gi:l nel 235, seguita periodicamente da numero•e altre: nel 234, nel 219 repressa da Tito Manlio Torqua10, il conquista• tore dell'Isola (ll), nel 217, nel 199 repressa dal pretore .Marco Pinario, ,wl 180. Quest' uliima {u soffocala da Ti– berio Sempronio Crucco, dopo due anni di lolle che costarono 27.000 morti. l deportati, molti dei quali lo furono sem1)licemeutc per preve– nire una nuova insurrezione, furo• no così numerosi a Roma che Ti– lo Livio ne trasse in seguito il pro– verbio « Sardi vennles » (da vende. re), che significò una merce (schia– vi nel caso nostro) ditfìcilmente csau• i-ibile (12). Queste repressioni non furono pe• rò di felice attuazione. TeJ 177 la campagna militare riprese fino al 175. I metodi impiegati furono tre– mcmli. Ben <1ua1tro pretori si occn• 1rnro110 dell'operazione. Dopo ave• re incendiato i boschi per snidare i ribelli, sequestrnte le greggi per af• famarli, deportati interi villaggi, fu. rono costreLLi - cloJ)O e nonostante che il pretore Pinario Busca fosse andato a Roma in cerca di irn1>or• tanti rinforzi - u vincere e ritirar– si (13). Anche le vittorie di Amelio Oreste e di Quinto :Metello 'furono delle vittorie di Pirro. li generale ro-

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