Volontà - anno XII - n.11 - novembre 1959

Il banditismo sardo nei suoi aspetti storici y o LE N o o dettagliare, è possi- bile parlare di diverse cause del banditismo sardo: naturali, e– conomiche, sociali, psicologiche, sto– riche. Per chi vuole analizzare il fondo dd problema, appare però chiaro cl1C', direttamente o indirettamente, tutto può essere ridotto a dei fatto– ri storici, tutti gli altri non essendo che la conseguenza delle dolorose vicende che la Sardegna ha subite fin dall'antichità. Ecco dunque il perchè di un tito– lo che può anche apparire come u– na inutile rievocazione accademica. Nel 570 a.C., cou l'arrivo dei Car– taginesi, si chiude per la Sardegna la relativamente pacifica epoca nu– ragica ed incomincia il susseguirsi secolare delle grandi invasioni. I Cartaginesi instaurarono un ge• loso monopolio commerciale ed o– gni operazione di compra-vendita fu proibita ai Sardi sollo pena cli mor– te. Per evitare che i Romani fosse– ro attirati verso la Sardegna dalla sua fertilità, i dominatori pw1ici tagliarono ogni albero fruttifero e obbligarono i contadini. autoctoni a coltivare solamento del frumento, i trasgressori venivano annegati (l). Secondo altri, l'acciecamento politi• co dei cartaginesi giunse al punto, non solo di distruggere tutta la ve• getazione arborea, ma di proibire qualsiasi coltura; la popolazione ci• bandosi allora di frutt.i selvatici (2). NOn mancano naturalmente le controversie quanto alle prime ori– gini del banditismo sardo. Il Mi– maut parla degli Ilienscs, presunti profughi dell'antica Troia, popolato– ri delle Barbagie e viventi <C di ra– pine e di piraterie ll, popolo che l( si rese il terrore dei suoi vicini e seppe durante dei secoli difondere con energia la sua fiera indipenden– za contro la potenza dei Cartagine• si e perfino contro quella elci Ro– mani » (3). Altri citano i Balari, forse un residuo di quei mercenari libico-iberici al servizio di Cartagi– ne che si ribellarono intorno al 243 a.C. (4) oppure, come opina il Mi– maut, semplicemente l'epiteto, e<1ui• valente a briganti, lanciato dai Ro– mani contro tutti i Sardi liberi. Certo è comunque che i I.re seco– li della dominazione cartaginese vi– dero l'inizio dell'esodo delle popo– Jazioni verso le montagne in cer– ca di riCugio e di libertà (5); esodo che si intensificò quando il tentati– vo di riscossa dei Sardi Iu annegato nel sangue da Asdrubale (6). E for– se la distruzione degli alberi fu an– che un tentativo di affamare i ribel– li. I nuovi montanari si assicurarono una alimentazione {lcdicandosi allo allevamento in grande degli ovini. Quando nel 239 i Romani premio– no possesso dell'Isola, la popolazio- 629

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