Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959

Una tregua necessaria I L P U N T O dolente della situn- zione italiana è là dove fiuiacc ì;' finzione politica ed incomincia la realtà sociale; e tsarebbe certamente il 1nmto di rottura (ra la nazione le• gaie e quella reale se le sofferenze e il disagio del popolo si esprimessero in nuove prospellive e in volontà di azione. L'attivitìt legislativa e pro• grammatica dei governi e del parla– mento, l'opinione pubblica creata dai partiti e dalln iHampu, fomrnuo <1ucll'atmosfera fittizia o nebbia mentale che è appunto la finzione poliL.ica. E' come un prisma di vetro che deforma la rcnhà, ogni lato del quale rispecchia tma particolare de– formazione. Vediamo cosi da una purte governi che governano per il popolo, i cui atti sono ispirati alla sua difesa e al suo benessere, le cui kggi son volte n gnrnntirgli il dirit• to all'esistenza e i cui programmi sono stilati per eliminare la disoc– cupazione e le miserie che lo aCRig– gono; abbiamo finanche avuto un governo che vantava titoli di sini– strismo politico e propositi rifor– misti in politica cd in economia. Oppure vediamo governi reazionari ma boccheggianti di fronte all'in– calzare delle masse prolet11rie chia– mate a grandi riforme di struttura o a com•alidare alternative sociali– ste. O che il popolo è giì, al po– tere o che preme irresistibile ai suoi portoni di bronzo, sempre trami– le illuminati tutori politici. Nel pri– sma della finzione politica la for- za dinamica che dc1ermi1111gli e• venti e lo sviluppo della societi, è sem()re la forza del popolo e dn questa visione alterata dei fatti de– riva l'illusione storica di una rcal– tì, in ascesa verso forme superiori di vita e di organizzazione sociale. Ma se ques1a realtà la guardiamo con occhio libero stracciando i veli della finzione politica il quadro è ben di– verso e ci accorgeremo subito che il governo costituitosi per combattere la di.soccupazione s'è invece costitui– to per lasciar via libera alla rapa– <·i1ì1 padronale; e ci accorgeremo un. che come l'opposizione politica che contro di esso rivendica formu– le governative di sinistra o addirit– tura alternative socialiste e rilormc di struttura altro non sia che il por– tavoce di gruppi capitalisti concor– renti. La vita ci appal'e così una lot– ta di potentati economici e nel cltias– so di questa lotta il popolo rimane muto mentre le porte del potere so– no ben sprangate davauti alla sua miseria. Sono le forze dell'cgoisu10 socia– le che oggi C'rcano i faui cd impon– gono i loro problemi; questa visio– ne obictti\'a ci costringe a constata– re che In nostra t'Cahà storica non C imprcmtata dall'evoluzione verso forme superiori di vita associata ma dall'involuzione verso forme autori– tarie e coercitive pili rispondenti al– lr. esigenze di dominio. La forza at– tivn del nostro tempo non è pili la clas~e proletaria tesa a realizzare lu 323

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