Volontà - anno XII - n.6 - giugno 1959

neris, « basandosi sull'epii;odio della spia Menapace (pagg. 493-504) cli cui è evidente che essi nou cono– scevano la veritiL Molto piìi giusto cd umano fu Be– nedetto Croce quando, in una vi– sita che gli Ccci nel 1943, ,:ella villa che abitava a Sorrento durante la guerra, sapendo che io ero la ve– dova di Camillo Uerneri mi disse subito (quale gioia provai, e come gliene [ui grarn), con spontaneiti1 e semplicitù: {< So che suo marito si comportò molto bene nell'affare dei loschi intrighi della spia Menapace. Ne è stato il capro espiatorio. Ho saputo tutta la vcritii dai miei ami– ci, esuli a Parigi, in un incontro d1e ebbi con loro nei giardini delle Tni– leries )). Cosi, pe1· la guerra di Spagna, c'è un fnuo che riguarda i volontari a– narchici italiani e sul quale, se non continueremo a fare le nostre preci– sazior1i, non sarà pOi più possibile ristabilire per intera la verità. Si tratta della prima colonna di \'Olontari italiani che, a 1>ocopili di un mese daJla insurrezione dei mili– tari, si trovò im1>cgnata in un com– bauimento sul fronte di Aragona, a Monte Pelato, il 28 agosto 1936. Per c1uanto il combattimento ed il nume– ro dei partcci1>anti fossero modesti, quel fatto cli guerra ebbe un'impor- 1nnzn psicologica grandissima, per– chè (u il primo contributo di san– gue degli ant.ifascisti italiani nella guera conlro il fascil:lrno. Sette italia– ni cadd'ero, (ra i quali il repubbli– cano Mnrio A.ngeloni che era il co– mandanle della colonna. Questa for– mazione di volontari italiani passa ormai sotto la denominazione della colonna di Carlo Rosselli. Non si toglie niente ai grandi meriti di Car– lo Rosselli rimanendo piì1 fedeli alla 328 vcritit. La colonna (n preparata, for– mata, organizzata di comune accor– do con Camilio Bcrneri che insieme a Carlo Rosselli ne preparò lo statuto. (In.fatti, porta la firma dei due ed in pili quella di Mario Angcloni che, per le sue qualità umane, per il fatto che era così poco militare, era ama– to da tutti i componenti la colonna ed era un elemento di armonia e di unione tra Lutti). Del resto la colonna era coslituita per pili della me1i'tdi anarchici, pro- 11rio perchè al centro di essa vi era Camillo Berneri, e se potè, .in bre– vissimo tempo, essere in condizioni di partire per il fronte, lo (u per gli aiuti che Camillo Berncri potè a,•crc dai suoi compagni anarchici spagno– li, che occupavano posli. importanli in quel JJlOlllClltO. Anche in un recente articolo su Corrispo,ulcn.:ti Socialista' si parla, di quei volontari italiani in Spagna come di una colonna Rossclli, e nel corso del clibatt.ilo, di cui parlerò, (u necessaria questa mia precisa– zione. In fotto di testimonianze, credo di essere la sola che, durante un mio soggiorno in Spagna, nell'ottobre 1936, ebbi modo di prencl'erc visio– ne di mm voluminosa corrisponden– za di Carlo Bazzi al maggiore Va– gliasindi che si 1rovava nella capi– lalc catalana arrestato e sotto inchic– i:ila. Carlo Bazzi era stato attaccato più volte, e anche veementemente, da C,11nillo Berneri, quando si era ripresentato tra gli antifascisti ita– liani a Parigi e cercava di rifarsi una verginità, promcl!endo la pubblica– zione di documenti che dovevano co- 1 Corrispo,ulen:;a Sociol,ista, 7 giugno 1959.

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