Volontà - anno XII - n.5 - maggio 1959

tutti a mare, con una seria tristezza, con una risolutezza che proveuiva dallo sforzo di mo'tivare il loro pensiero. Alla fine, uno più esplicito di tutti finì le sue parole con la base corta e chiara: « Per sah•are la collet– tività è lecito sacrificare l'individuo; il più debole, il meno utile - lui va sacrificato! » Ci fu un minuto di silenzio, poi dall'ultimo banco s'udì una voce un pò stonata, sorridente e quasi noncurante: « Questo sì che è un parlare da carogne! » Bastò; l'incanto fu rotto, l'c<1uilibrio ristabilito; non ci fu bisogno di motivazioni: tutti capirono che con <1ucll11frase IK discussione era finita, a. conclusioni capovolte. Qualche giorno dopo, C'hiacch.ierando privatamente con ljUCSIO e con <1uella, scoprii che la maggior parie era giunta in cuor suo ad una conclu– sione nuova: non il forte e non il debole, non l'utile nè il dannoso i ma i$C c'è d:, sulvnrc 1a comunilà, ,·i:1sctmo di noi deve sentire C'he lui de\"C essere pronto II sacrificarsi. Val pii1 una discussione del genere che tutte le formule di chimica inor– gunica e tutte le campagne di Napoleone, recitate in ordine cronologico. Nè VOEtliodire con questo che lo studio io se stesso non è importante: i ra– gazzi del'ono arricchirsi di nozioni, devono comprendere processi storici e biologici. Ma essi devono essere 1nim:1 di tutto uomini. Meglio un buon camerata che non sa la lezione, di un s11pientonc che si comporta da « ca• rogna ». F.uteov Vn·E1mo I rapporti di subordinazione de Scuoio e Ciwi. n. I, 31 ;;ennaio 1959. IN u N A scuola pluriclasse, seguita per tre anni da un insegnante, un problema insolubile fu rappresentato dai rapporti ba Ciovanui e gli altri ragaz:r,i che furono suoi compagni di classe per la terza, quarta e quinta, Tutti i raga:r,zi erano figli di contadini. Giovanni era il figlio 'del fattore da cui i contadini dipendevano. Giovanni era un ragazzino studioso e intelligente i il primo della classe sia nel profitto che nella eondolta. Egli (u sempre eletto capo-classe ed esercitò le funzioni di ..:apo in <1ualunque tipo di atlività ricreativa e cul– turale, in aula e fuori aula. 314

RkJQdWJsaXNoZXIy