Volontà - anno XII - n.5 - maggio 1959

di giudicare perplessi quel modo pacchiano, presuntuoso e incivile di presentare un commento ed una critica, di aprire una polemica. E' ovvia In constatazione che ci sono due modi d'interpretare In vi– ta degli esseri umani: c'è chi ha (e– d"enella divina provvidenza e, per– tanto, misconosce o (lisprezza quan– to di sostanzialmente reale si oppo– ne al soprannaturale, crede, e quin– di conlerisce al miracolo, per noi assurdo, potere e virtll taumaturgi– C"he;c'è chi, invece, giudica la vita dell'mnanitit in altro modo, vuol rendersi conto minutamente di ciò. che avviene intorno a sè, non crede che in ciò che vede, tocca, intende, di cui si rende conto e può di perso• na convincersi, desidera avere una ~piegazione per ogni cosa che gli viene presentata e, in fatto òi gua– rigioni miracolose, preferisce le ga– ranzie della scienza che guarisce al– le i1lusioni di un miracolo incerto, il quale, il più delle vo1te, attenua sol– tanto il male pregiudicando l'esi– stenza stessa dell'ammalato. In Condo, l'articolo di A.P., con– ferma l'eterno conflitto tra mm Ita– lia che s'illude di etemizzare un passato e vuol renderlo immobile, ed un'altra Italia che sente il pre– sente difficile e aspira a un avveni– re migliore, e perciò si avvale di quanto scienza e coscienza portano all'uomo per aiutarlo a superare le sue difficoltà, e procede nella realtà senza affidarsi al caso o cadere nel. l'assurdo. Noi apparteniamo, è ovvio, a que• sta seconda Italia, d1e faticosamen– te ma sicuramente si apre la via tra i cespugli elci pregiudizio, della su– perstizione-, della mi~eria e cl'cll'i– !'llOranza. Fatta questa necessaria premessa, rispondo alle osservazioni pili sa– lienti del mio anonimo contraadi– tore: 1) Se i medici interpellati dal medico francese Jean de Bonneion (qualche centi.uaio) in occasione del cinquantesimo anniversario delle ap– parizioni di Lourdes, non erano tutti i medici di Francia, A.P. mi con– sentirà di ritorcergli che neppure i (< duemila medici » che « si sono inginocchiati nella grolla di Massa– bielle )) in occasione del centenario sono tutti i medici del mondo. Bcnchè la logica, a giudizio cli A.P., non sia il mio (orte, egli do– vrà convenire che il reforenclmn promosso da Jcan dc Bonnefon era cosa molto piì1 seria clella constata. zione che A.P. porta a sostegno del– la sua critica. Il medico francese in– terpellò un numero di mcclici limi– lato ni fini della sua inchiesta, cir– coscrisse il referendum alla sola Francin e questo avvenne cinquan– t'anni (a; mentre i « duemila medi– <"i)) che si sarebbero volontariamen– te recati a Lonrdei1;, provenivano cla molti pae8i del mondo, ed anche se la statistica di A.P. è esattn dobbia– mo logicamente con~taiare che alln distanza di cinquant'anni d'al rere– rendnm del dott. de Bonnefou il ri– <-hiamo di Lourdes non appare ah– bia esercitato sul corpo medicale una pressione così ardente. Al contrario, il persistere nel voler anteporre il miracolo alla scienza, come incon– sideratamente fa A.P., ha affievoli– to il fon•ore nella qunsi tolalità dei medici del mondo, i quali preferi– scono concentrarsi nelle ricerche di lahoratorio, nella dinamica della scienza moderna, dn cui provengono cure prodigiose ai mali peggiori; e 295

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