Volontà - anno XII - n.5 - maggio 1959

cra.,.ia. un solenne uv al lihern1is1110 1 al socialismo, a tutto 1'89? Fu i I nazismo a risolvere tale ne– gazione in un nuovo assolutismo, ma il fascismo fu soltanto intemperan• za critica. La d'estra non è che rivi– viscenza di una critica inattuale e un venninaio di risentimenti, che il capitalismo rimescola compiacente, come farebbe una vecchia strega con la sua pentola. E li rimescola con sapienza e a11enzione, di cui possia– mo vcd€'re i sorprendenti mutamen– ti di linguaggio e di forma, attuati da queste forze politiche nell'ultimo scol"cio di tempo. Da quando sono entrati nell'orbi– ta del potere hanno innan,:i tutto gmesso la grinta feroce che mante• uevuno c1111111do crnno esclusi. Fuori elci polerc; il loro richiamo istitu– ;donale e di regime avevn un 1000 minaccioso e ribelle, auspicante gra– vi rivolgimenti nelle faccende poli– tiche. Orn invece, che al potere ci ~ono fmalmenle arrivati con 1m gio– co di bussolotti, si sono subito tra– sformali in fieri sostenitori della le– galità repnbhlicana e democratica. J monarchici ~i sono dati addirittura la mano per cancellare dalle loro insegne- lo sbiadito simbolo reale. i\fa ((UC'Slo è ancora niente; prirnn di entrare in orbita si facevano por– iavocc di lntti gli interessi trascura– li della campagna e elci meridione, raccogliendo perfino la simpatia di quelle misere popolazioni che offri– "ano loro una buona base elettora– le. Ora invt:(•.e,hanno frc1tolosamcn- 1c celehrato il lot·o matrimonio co11 sii interessi monopolisti che hanno :it•de nei ce.nlri meridionali. Il par– tito liberale, che su queste posizio– ni .-'è ~empre s1ato perchè col po- 276 tere era famigliare (ma cc l'ha an– cora la sua anim,a questo partito) s'è visto invadere improvvisamente il proprio terreno e ha tentato di corcre ai ripari facendo l'occhiolino a Sa– ragat, invitandolo a evocare davanti al fuoco del caminetto il vecchio fantasma del centrismo democrati– co. Ma son beghe di famiglia che non ci interessano. E' interessante confrontare la rea– zione della destra politica di fron– te all'ultima bolla del Suut'UHì,,:io, con tutlo il suo tradi,:ionale aueg– giamenlo laicis1a. Chi non ri.-ordn le fiere rnmpogne delle destre con– tro l'invadcnu clericale e la camor– ra democris1iana? Chi non ricorda la loro ultima cum1rngna elettorale, condolta su posizioni fieramenle ghibelline e di acerba critica al con– Cessionnlismo? Mu allorn ~i trattava di mi con– Ccssionalismo non comJ)Ìaccnte ver– i;O di loro: ora invee€' che si sono ac– coccolali sollo l'ampia ,,esle pretina e ne respirano il leno a pieni pol– moni, sono in stato di beatitudine. Sono prop1·io loro gli alfieri del Sa111'UHìzio. Se negli ambien1i cc– desiaslici è trapelata qualch(' per– plessità circa la bolla. essi ne rt\cla– mano decisamente il rispclto e l'ap– plicazione. Il partito liberale l'ha persino impugnata per 11,•ocare a sè la fiducia di tutte le heghiue cl'J. tali a. Un ,·oro di proh.'i-le s'è invece le• valo dall'altra parte, dagli esclusi di turno dalla cuccagna del potere: ,:ocialisti d'ogni tinta, comunisti, si– nislra democralioa. Ma il loro ra– :;iouamcnto ~embra strano; essi vor– rebbero iu~cgnare alla Chiesa quel– lo che deve e quello che non 9eve

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