Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

Per ciò che concerne' quesl'ultima confederazione sindacale, in seno alla quale coabitane;,, i migliori cd i 1>eggiori, bisogna rilevare il curioso attcggianu:nto di uno dei mo ~c,:::retari nazionali: Amlré Lafond, ex-mi– litante elci ferro, 1 ieri, ex-minoritario cli sinistra, ex-ra1>presenta111e di cor– renti autonome. Questo strnno clirigenle operaio si dh,tinsc giil, qualche anno ra, per la sua collaborazione ad un gruppo colonialista l'Unione per la 1rnlvczza dell'Algeria francese, dove figuravano dei militari e dei poli– lici cli es1remn destra. La stanqrn hu fono <'onoscerc ora che lo stesso Lufond aveva partcci1,a10 alle nHmovre politi<·he che in Francia hanno nccompa– gunto il « putsch» del 13 mai;::gioin Algeria. Egli era specialmente incari– calo. da un gruppo che conq>lo11a,•a e in cui si ritro\f8 Michel Debré, l'at– tuale Primo l\linis1ro, di neutralizzare i fcrro,,icri e i postini nel caso che un colpo di forza miliiarc-gollista si fosse manifostato nella me1ropoli 1 e c.(i impedire, con i i:uoi collegamC'nti nel movimento sindacale, uno sciopero generale di <1ues1iservizi 1>ubblici. L'affore è srnto nrn reso pubblieo e bisogna sperare, 8f'nza il1udersi troppo, che delle reazioni si faranno sentire in seno alla centrale For:.a– opcroia, 1>arlieolarmenle nel prossimo congresso di <1ues1aorganizzazione. La piugn che è la guerra d'Algeria conlinua a imputridire. Mentre gli t:terni ottimisti affermavano che le operazioni erano pra1ic11me11te finite (« Il F.L.N. - Fronte di Libcrnzionc Nazionale - è 11gli es1rcmi delle sue risorse») le OperÌlzioni condolle dai ribelli hnnno ripreso con nuova vigoria, il terrorismo si abbatte sulle città e i sabotaggi si molti1>licano. La tattica di De Gaulle mira a dissociare i deputati algerini - eletti nelle con– dizioni che tulli sanno - dai gnq>pi estremisti che rimangono in Algeria, c cli negoziare con il F.L.N. ottenendo. contemporaneamente, dalle diplo– mazie interessate ( Stai i Unili, U.R.S .. Egitto) che <1ucste consiglino ai nazionalisti algerini moderazione e buona ,,oJontà. Le misure di clemenza 1>rese in favore del ca1>0del Movimento nazio– nale algerino (M.N.A.) Messali Hadj, il miglioramento delle condizioni dei leaclers ciel F.L.N. in pri~ionc in Fr~ncia, testimoniano In volontà di creare un clima fovore,,ole alla discussione. Ma nei dipartimenti nl di lì, del Meditcrruneo, l'nppara10 militare e 1>olizicsco runziona senza tenere troppo conio delle direttive lnncio1c da Parigi. Le torture sono stale ri- 1>rese dopo un breve periodo di ,·alnrn. Le misure amministralive <fenun– cinno i metodi d'in1egrnzione mentre questa formula è abbnndonnta a Pa– rigi, come se non fosse slata mai 11do1tata. Le :r.one di r11ggn11>pamenlo, do,,e le 1 >opola:r.ionistrappale dalle loro terre e dai loro costumi non pos– sono vivere che di soccorsi, non offrono nessuna base per una soluzionr. Le zone proibite si trovano praticamcnle nelle mani dei ribelli. Qnalun<1ue sia la soluzioue che te11ted1 di scegliere De Gaulle, situa• :r.ioni irreversibili si sono create: l'Algeria non polrìt divenlare territorio francese come i dipartimenli rnetropoli!nni e la sua evoluzione conduce ine– sorabilmente all'autonomia, sin nella Comuni1à sia al di fuori di essa. E non snrì1 il primo paradosso cli questo affare s-inistro, vedere gli cc ultrns >) d'Al– geria costretti ad accellare le rivendicazioni essenziali del nazionalismo algerino, arabo e eabilo, da11'uomo che hanno portalo al potere. s. PARANE 104

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