Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

Il ballo di San Vito 1.. Generai tà Aspetti storici VERSO la fine del 14.mo secolo. subilo dopo le terribili pro,•e della 1>cste nera (1374), si sviluppò in Europa una malattia nervosa a forma con,·ulsiva, che esisteva però in forma meno violenta fin dall'll 0 i-ccolo, una demouiomnnia e1>idcmi– ca che prese il uome generico di corea. (dul greco 1< koreirn » dnuzn). Si ,•idero allora masse di indemo– nia1i, che si credevano col1>iti dalla collera celeste, rendersi in JH'OCCil· sionc alla cappella di Saukt Weit a Dressclhausen 1 nei pressi di lm in Svezia. S Weit o S. Jean (u il nome parlicfllnre della malattia nelle sue manifestazioni tedesche, nome che diverrì, in Francia « danse de Saint Guy n cd in Italia « ballo di San Vi– to». Qucfoltisanti godevano nllorn di una p;rande fama di guaritori. li 11i11golarismo della corea mc– <liocvalc non mancò di far pensare ad una analogia con certe cerimonie pagane, lali quelle dei « corifanli • e elci « saliensi » ellenici che cele– bravano, i.n onore dei solstizi e de– gli equinozi. annuali (estivilà i cui partecipanti finivano, ubriacati e i-torditi, 1>erterra come morti. Del rcslo, anche nell'alto medioe– ''o cristinno le feste del Natale, del– l'Epifania e di S. Giovanni, fini– vano quasi regolarmente in orgie. Lo stesso S. Agostino era insorto, nel quinto secolo, contro queste dege– nerazioni, senza risultato. li popo– lo continuò. In quei tempi di op1,rcssione e di ~afferenze, il 1>opolo cercava di di- 11wnticare i bUOÌmnli e le sue paure gcwmdosi periodicamente, anima e 1·orpo, nelle orgie e nelle danze ma– (·nl,re, dove In sua collera sorda 1>0- teva mescolarsi ad ignoranti super– ~1izioni, ed il pnssal(gio dalle danze frf'netiche alla mala11in convulsiva fu [acile. Dalla Germania, dove la corea i.n• furiò con ,,articolare violenza nene ,,rovincie renane, a Aix:-la-Cha1>elle. Col,n1ia, Mctz, Maes1richt, la ma– lnuia si sparse, grazie al grande po- 1ere dell'imitazione che il popolo ri. teneva un contaiio, e ondate di dan– zatori invasero In Fran<•ia (par1ico– lurmc11te In Mosell11 e, nel 1418, Strasburgo). i Paesi Bassi (Liegi fu letteralmente invasa), la Danimarca, In Svezia, l'ln~hiherrn e, come ve– dremo in seguito, l'Italia. Ei;.scndo considerati come « pos– seduti dal maligno». le uniche cu• re furono. durante dei secoli. gli csorrismi del clero. olo a Strasbur– go si cercò di curare i dnnzatori con 111 musica, Dei suonalol'i di cornnrnu• !la e di oboé precedevano i grup1>i di maniaci ed il ritmo lento regola– va il tempo di danza impedendo co- 105

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