Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

dei prodotti e dei servizi pubblici e dalla paurn di un rallentamento delle atti\'ità economiche. Questi due fau.ori saranno decisivi per l'ampiezza ed il carattere dei movimenti rivendicativi. Il periodo delle ore straordinarie sembra finito tanto nella metallurgia ,,uanto nell'industria del libro. Co– sì, è sulla paga corrispondente alla settimana di 40 ore che il bilancio fa– miliare dovrà basarsi. Una decisione govcrni.tth•a << Hacca >) i salari dalla scala mobile. D'ora in poi, se ci si attiene alle volontà ufficiali, l'immento dei prezzi 11011 provocherà 1>il1 automaticamenle un aumento dei salari. La scala mobile era stata conquistata nei termini. di numerosi contratti <'ollettivi e d'accordo con i settori pubblici. Così, nella tipografia, dove l'adeguamento dei salari si faceva ogni tr-e mesi, l'ultimo indice del coslo d'ella vita non rifle1te gli aumenti in corso, e di conseguenza, la rivendica. zione non è possibile. J\.fo il prossimo marzo il problema sarà aperto: o i padroni si aggrapperanno all'argomento governativo per rifiutare l'appli– cazione del contratto, OJ>pure la pressione operaia otterrà il rialzo dell'in– dice, e la politica ministeriale subirà, in questo settore, uno scacco, Aggiun– giamo che fin da ora i J)roprictari di giornali ham10 avuta la promessa che potranno aumentare il prezzo dei <ruotidiani, che sarà porlato da venti a venticinque franchi. Nei settori nazionalizzati, nella metallurgia, in diversi servizi pubbli– ci - ferrovie, gaz, elettricità - un'atmos(era di paura e di comba11.imento sociale si crea rapidamente. E' probabile che fra qualche settimana scop· pieranno degli scioperi. Per il momento le grandi centrali (C.G.T. comu– nista, Forza operaia mista, C.F.T.C. cristiana) si limitano a fare delle J>r0• teste ed a prendere contati.o con le amministrazioni ministeriali per chie– dere che certi decreti siano ritirati o modificati. Per essere obiettivi bisogna dire che sembra sia.no le organizzazioni cri– !-Liane quelle che hanno preso le posizioni pili chiare e che prevedono l'a– zione, tanto nelle sezioni di base quanto nell'apparato dirigente - o pèr lo meno una frazione di Csso. La C.G.T. si sforza di mettersi a capo del mal– contento, ma non Ia niente che possa cond'urre ad un movimento di scio– peri. Per esempio: quando ci fu la riunione dei delegati dei lavoratori della luce - gaz e elet1ricità -- [u il leader cegetista Marcel Paul (che fo ministro nel gabinetto De Gaulle-Thorez alla liberazione) che dichiarò che l'insieme dei salariati di questo settore non mostrava abbast.a11za com– battività per lanciarsi nella lotta aperta, mentre dei sindacalisti cristiani. e della F.O. erano parti:riani di lanciare delle azioni d'i protesta. E' certo che bisogna vedere nel prudente attep-giamcnlo della succursale sindac8le del parlito comunista il riflesso di trattative Ira Df' Gaulle e l'ambasciatore sovietico Vino~radov, per J)reparare il prossimo viaggio del generale-pre- 8idente nell'U.R.S.S. Nell'ora in cui le carte internazionali stanno per es– sere distribuite, il P.C. non cerca di lanciare d'egli scioperi contro De Gaulle, ma sarit pronto a scatenare le sue fol,rori se i calcoli russi sulla « nuova Francia >1 falliscono. Qnanlo a Forza Operaia la sua unità non è che apparente: una direzione che I.eme di spezzarsi se viene un'iniziativa; dei clans antagonistici; delle federazioni e dei sindacati che non hanno in comune che la loro filiazione, ~li uni decisi a battersi gli altri pronti n fare il gioco del regime. 103

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