Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

sciuto. Come era venuto nella determinazione di scriverlo è già stato più volte spiegato. Qualche mese dopo che si trovava rinchiuso nella famosa prigione pietroburghese, il conte OrlofT, colonnello della gendarmeria, an– datolo a visitare, gli propose a nome dello zar di scrivere e mandargli una confessione. <( L'imperatore, disse l'OrlofT al Bakunin, m'invia da voi e m'incarica di ripetcrvi le seguenti parole: Digli di scrivermi come ,m fì. glio spirituale scriverel,be al suo padre spirituale. Volete scrivergli? )l. Dopo aver meditato qualche tempo Bakunin scrisse, e in <1ucsta sua ((Con(cssione » nonostante lo stile rispettoso di rigore, noi troviamo molta spigliatezza e sopratutto una ricchezza di dettagli - che la polizia già conosceva - sul1e sue attivi là rivoluzionarie e cospirative lra gli slavi; at, lività che riprenderà immediatamc111e non appena avrà riacquistata la li– bertà. Subito, la (( Con(essione ,1 non portò ad ahro risuhalo che a quello e.li fargli aggravare la son•eglianza. Lo zar non la credeva sincera e la fa– mosa (( terza sezione» clelJa polizia imperiale avversò qualsiasi possibile limitazione del1a pena. Dopo sei anni di cella, il 14 febbraio del 1857, gli veniva tramutato il resto della condanna in deportazione in Siberia. Eg]i avrebbe dovuto stabilirsi in un paesino di 1Hovincia della Siberia occidentale, ma causa una malattia riuscì a rimanere fisso a Tomsk. Nella capitale (le11aSiberia occidentale eg]i trovò molti intellettuali deportati per gli av\•enimenti de] 1848 i altri ancora che avevano conosciuta e subita l'in– fluenza dei su1>erstiti del molo decahrista che dal 1826 al 1855 avevano vissuto in Siberia. Vi trovò mo1ti deportati polacchi, ma strinse anche ami– cizia con qualche gionne siberiano. Bakunin restò in Sihcria fino al 1861. Durante il suo esi]io, nel 1858, sposava Antonina Kriatkovska, giovane polacca, figlia cli un altro esiliato politico. Il governatore Jella Siberia Orientale, il conte Muravicff-Amurski 1 uo– mo influentissimo n Corte e parente del Bakunin, non avendo potuto otte– nere la sua liberazione, riuscì però nel 1859 a farlo trasferire ad lrkutsk. Durante quegli anni egli malurò nuove idee e formulò piani grandiosi per l'unione degli slavi. Il più im1>ortantc degli storici di Bakunin, Max Nettlau, scrisse a proposito di questi piani che, il suo odio per l'Austria e< si era accresciuto per la generale inimicizia russa contro questo paese per il suo at1eggiamento di neutralità ostile durante la guerra di Cri– mea. Allora sogna una guerra nissa conlro l'Auslria-Unghcria, che di– strugga questo paese ed altri e spezzi così le calene di tutti gli slavi )l. Fraltanto, dopo averla lungamenle pensala, 1>rcpara la sua fuga. Non si è mai riusciti a sapere per <1uale ragione coinvolgesse un cerio numero di persone al suo piano. Una di quesle lo tradì minacciando la scoperta ciel piano: (( Denunciato quando era ancora in vista la nave su cui si era imbarcato, per mezzo di segnali gli si voleva intimare di ridiscendere, ma l'ufficiale di marina che ricevé questa denuncia, per una ragione o per l'al– lrn esitò e la nave potè seguire la sua rotta in alto mare. Se si trattò di un 88

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