Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

caso di simpatia o di aiuto prcs1ahilito, tulle le inchieste che si sono s,•ohe in un lungo periodo d'anni, non l'hanno poluto ancora spiegare )). 2 Il 17 giugno 1861, lascia Irkutsk. At1ra,•ersa l'Asia; nel Giappone in• contra un tedesco che a,•eva con lui comballuto a Drescla. Per raggiungere l'America s'imbarca come marinaio 1,er San Francisco, ove soggiorna <1ual– ehe mese insegnando lingue e matematica. Andrà a New York, a Wa– shington, Boston, e in ogni dove troverà vecchi combattenti delle lotte so• s1enute in Germania nel 1848-49, mn non dimenticherà di entrare in con– latlo con molte personalità americane. Il 28 dicembre raggiunge Londra e il suo vecchio amico Alessandro Herzen, rcdat1ore ciel giornale << Ko– lokol )) ( La Campana). Il 1862 è un anno d 1 intensa attività e segna l'inizio cli una nuova fase della sua azione nel mondo slavo. La sua attività rivoluzionaria ricomincia subito con un ritm·o più che mai intenso. Inizia a collaborare al giornale cli Herzen, e con gli scritti e con la parola, inunediatameute attorno a lui si forma un cerchio cli rivoluzionari polacchi, cechi e serbi, in cui si di– scute e si prendono decisioni per organizzare l'azione. Egli medita la realizzazione di una sua vecchia idea, quella di asso• ciare il prestigio e la gloria di Giuseppe Garibaldi alle imprese degli slavi e pensa ad un viaggio in ltalia per intendersi con lui. Michele Bakunin pensa che polacchi e russi potrebbero intendersi frn di loro su di un programma sociale contadino e sulla autonomia delle po– polazioni non polacche della Polonia storica ( vedere documento della Gaz. zella di Posen). Ma gli e,•enti dimostreranno che i grandi partiti polacchi, il partito sedicente democratico di Mieroslavski e il parlito aristocratico di Czarloryski, non riconoscendo i democratici di Varsa,•ia, che erano d'ac– cordo con Bakunin, non desideravano nessuna intesa e cooperazione con i rivoluzionari russi, dal momento che questi non riconoscevano la Po– lonia storica. Con l'azione di Bakunin, a un certo momento non si tro,•irno più nem– meno d'accordo gli amici di Londra della (( Com.pana »: Herzen e Ogarev,•. Data anche l'esuberanza della personaliti1 di Bakunin e la sua couviu– zione che l'azione doveva essere al centro delle discussioni e che queste avevano senso e ragione solo se ad esse sfociavano, presto si fa vivo il dis• sidio fra Bakunin e Herzen, sulle diverse valutazioni che l'uno e l'altro portavano sul momento e la necessità di passare all'azione. Herzen stesso ricorda le ragioni di questo dissidio in una sua letlera nella quale de– scrive i primi tempi, le preoccupazioni e l'azione di Bakunin. « A Londra, comincia subito a ri,•oluzionare la « Ca,npurw >1; nel 1862 ci rivolgeva i medesimi rimproveri che {aceva al Biélinski nel 1847. Si trascurava troppo la propaganda che dovrebbe sfociare assolut11mcnte nel- 2 • Cli amici e i compagni ,Ii Bak,min "' di Max Nettlau, nel giornnle ti Fede » Rouui. 15 luglio 1925. 89

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