Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

associutiva o collettiva. Come <1uan– clo la nave affonda e si grida: « si salvi chi può ». 1rn ,•olta entrato in <1uesto spiri– to, col brusco cadere di ogni pro– spettiva di rinnovamento, diUìcil– meutc si può pretendere dn un po• polo unn resistenza reale. Questa ri– mane appannaggio di pochi, residuo minuscolo e impotente di un'idea. Tutto intorno cambia. Il resistere può solo procurare sorrisi di compa• timento e scuotere di teste. Per es• 8erc rcalisLi bisogna diventare (ur– bi ; questo è il nuovo credo, il cui simbolo naturale é il successo, e il solo strumento é il danaro. Non n caso l'America è il più tipico rappre• seutante di questo credo; che é riu– scitn ad esportare in tutto il mondo soggetto alla sua influenza politica e economica. E' un ordine sociale completo, anche se terribilmente vuoto e spaventosamente solitario: con le prospetLivc di concorrenza s[renata, unico incentivo ad agire. E' 1>roprio a qnesLo vuoto che si può far corrispondere la crisi che viviamo. n vuoto interno che nega la solidarieti1 con i propri simili: non altri uomini ma clienti o con– correnti. Ma il vero guaio uon é <1uesta con– clusione sulla morale capitalistica e affaristica: questa è roba stravec– chia. li punto più negati,•o è che questa morale ha in\'aso anche 11i– deologia che ha preteso di su1>erare il ca1>italismo stesso. Ln morale del la potenza lm con– quistato il socialismo e lo ha svuo– tato di quei valori che lo foccro for– te. I successi dei paesi che si ehia– mano socialisti vengono misurati coò lo /oltessometro con cui si misura la potenza degli stati capitalisti. Con- 80 tano i chilomeLri quadrati strappati all'influenza dell'avversario piutto• sto che il grado di libertà conquista– to in quei territori. li numero dei carri armati, la potenza degli appa– recchi spaziali, gli aerei, le divisio– ni, il recidilo nazionale e la capaci– tà di investimento, i successi diplo– matici. Quaulo costi tulio questo, come si distribuisca il reddito, qua– li attività e quali fìni sottostiano agli investimenti, sembrano non interes– sare il pubblico; che rélega queste cose al rango di pure Lecniche stru– mentali. Solo il successo dei risul– tati conta. Gli stati socialisti non sono cosi diversi da quelli capitalisti come do– vrebbero essere; URSS e USA in particolare. Non 6 sul piano del successo che la politico - il valore che ha sosLituito nel socialismo i primitivi concetli di uguaglianza e di solidarietà - può dimostrare la pro1>ria validità. Anzi l'attività po• liLica ha dato, oggi come ieri, un suo sottoprodotto negativo: che é il potere di alcuni sugli nitri. E il po• 1ere é il solo mezzo utile per i calli• vi dirigenti. Oggi che il mond'o sta raggrnppnn• dosi sollo insegne falsamente op– poste ~ sul piano del valore, come abbiamo visto - 6 tipico che tutti i grnppi dirigenti nazionnli, siano es– si ali' opposizione o nell' esercizio delle loro funzioni, basino i loro programmi sul potere, ed esclusiva– mente su di quello. E' il loro deno• minatore comune ed é nello stesso tempo l'indice riveln1ore della crisi di cui parliamo. Poiché esso è pro• 1>rio il contrario dell'uguaglianza, che posa l'nccento sulla solidnrieti1 e l'indifferenza. Così si spiega il fallimento gene– rale d'elle speranze popolari in que•

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