Volontà - anno XII - n.2 - febbraio 1959

sto dopoguerra, di quà e al di là del. la corLina di ferro e particolarmente in Italia che ci riguarda da vicino. C'é un solo modo di riempire que• sto vuoto di valori: sostituire alla potenza, io tutli i suoi piani di eser• cizio, in tutte le sue formule, una costante di libertà. I campi sono in• finiti, quanti sono i campi di attivi– tà degli uomini. Dalle molteplici tecniche che sorgono nelle espericn• ze di laboratorio, e di fabbrica, do• ve si dovrebbe trovare sempre un antiautoritario che le rivolga a fini di liberazione (non si deve dimenti• care che le scienze e le tecniche ri– cevono il loro valore reale dalle ma– ni che le usano, indifferenti come sono ai proprii risultati), alla piani– ficazione; che in mani antiautorita– rie é in grado di sostituire tullo lo st111ico meccanismo della legislazio– ne statale. Ma bisogna credere prima in qual– cosa di essenziale: che gli uomini sono esseri e non strumenti per sali– re in alto, non gradini per montar- ci sopra. A. SCALORBI IL XXI CONGRESSODEL PCUS Dopo il XX Congresso <lcl PCUS, che rimarrà celebre nella sloria per il faruoso ra))• 1,or10Krusciov, il XXI che si è 1cnu10 da poco, è sembralo monoto110, 1•ri\'Oili interesse e di sorprese. Non c'è neppure .slato il finale, alle.so da mohi o.sscrvalori occidenlali il cui i111eresseera 1>roprio concentr1110 su questo, di una feroce condanna conuo gli uomini del cosideno « a111i1tarti10 ». (così sono rimasti delusi: 11011 hanno potu10 escla– mine: vede1e? ve l'avevano sem1,rc detto che Krusciov non era dh•erso da Stalin). Krusciov si è 1,rcse11~10 al Congresso con due formidabili cane: l'offe11;;i\'a della pace, co11le uote 11ropos1eriguard11111i la Germania orien1ale ò l'invio del secondo uomo del regime, i1 vice primo ministro Anastn;; Mikoyan in America {che ha sopJ)ot1a10 spor1ivamer11e gli iusuhi e le dimos1razioui os1ili dei 11rofughi dell'Europa Orientale, durante il suo l1111go soggiorno negli S.U. 1estimonia11do così ancora urnggiom1en1e delle volontà di disgelo della Russia), e il suo piano settennale che nel 1965 segnerà l'inizio dell'era comuni.sia perchè porterà al popolo russo una seuimana liworaliva di cinque giorui e di 35 ore cori un salario che sarà del 40 per cenlo più elevato, 1111 appar• tameoto per lulli con lele\·isore, condizioni 11limc11tari migliori pcrchè la prod11- 1ione agricola sarà aumc111atadel 70 11cr cento, mcn1re lulla la 11roduzione dell'URSS avrà raggiunto (1uella euro1,ca e il 60 per ce1110cli quella americana. Nel 1111inquennio seguente si :"river~ all'abolizione di wnc le lasse. Insomma i russi avranno raggiunta la liberlà Jal bisogno cd 1mche quella (secoudo le dichiarazioni (atte 111Congresso) dal terrore poichè il cmlice penale, modificato du ))0CO,pare meno SC\'Cro (però conserva la ))Cna capitale JJCrsiuo coruro coloro che 1en1ano <li espatriare clandes1iname,11e o clh.: cercano di promuovert scioperi). Cli intcn·cnt: dei 1300 delegati sono s1a1iuua noiosa ri1>etizione dei 1emi del lungo ra))11or10Krusciov e delle dichiarazioni di fotlelt:i e di sen.•ilismo al nuo\'0 Ca110. Nulla di nuovo, dun((ue? Ones111mcnte bisogna riconoscere che quolchecosa lii cambiato c'è con Krnsciov: pare che egli non i111enda1>iùricorrere alle grandi ))urgbc, alla so1>pressione \'iolc111adei nemici del partilo ((1uan1unque lutto il congresso abbia ))ronuncituo co111rodi loro condanne morali s1werissime) ed ai Clllll))idi concentramento cbe furono la gloria di Stalin. Krusciov si J1resen1.a1>iu11os10 come un riforma1ore pa1er- 11alista ma di lihertà del popolo russo non ne parla. Anzi, sembra proprio che questa sia una questione superata. I russi pare r.he non ne abbiano bisogno, ,,oichè lo StAIO 81

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