Volontà - anno X - n.12 - 1 novembre 1957

LETTERE I FINZIONE PARLAMENTARE Parigi, 27 F!Ctlembre 1957 J L MINISTRO delle Finanze, Fclix Gaillard, dopo aver proclamato che o avrebbe iutegralme.nte realizz:110 il suo programma od avrebbe ras– iiegnato le proprie dimissioni, ha ripetutamente ceduto alle proteste dei gnippi professionali. Va da sè che le dichiarazioni mini1.teriali sono fotte per essere poi smentile, e non v'è sotto questo aspetto nulla di nuovo nel caso in esame. Tuttavia, l 'evolu:1.ione governativa permette di meglio com– prendere il meccanismo delle pressioni interessate e di misurare la dc• bolczza della democrazia parlamentare francese. Ricordiamo che il ministro delle Finanze aveva deciso che, per c,·i– tare il movimento inflazionista, nè i prezzi nè i salari avrebbero dovuto elevarsi. Di fronte a questa decisione, i commercianti, le corporazioni agricole, le confederazioni della piccola e della media industria lancia– rono le loro rumorose ~ampagne. Furono allora accordate delle agevola– zioni fiscali, delle tolleranze !>articolari, degli esoneri speciali; e l'insie– me di questi provvedimenti veniv:t a risolversi nello smnn1ellame11to della poli1ica governativa in materia di prezzi. I partiti politici della 111:1.ggioranza,teoricamente solidali coi mini– stri, non si fecero vivi; ma i. gruppi corporativi della Camera, che com– prendono i deputati interessati ai problemi tecnici (carni, grano, barlrn• bietole, vino, esportazione, ecc.) si dimostrarono molto attivi. Pubhlica– mentc, la «politica>> cedeva il passo ali'« economia». Dal Iato degli agrari, il cJamore (u generale, e i rappresentanti di tutte le aHìgliazioni po– litiche si ritrovarono uniti per far pressione sul governo. Non si distin– gueva pili il socialista dall'indipendente, il cristiano dal radicale. rei nome degli elettori, ma in realtà in quanto portavoce di quei « grnndi elettori » che sono le corporazioni ngrarie, i deputati si mettevano :all'o– pera atfinchè il prezzo del grano venisse garantito, perchè i proc-lotti ali– mentari fossero protetti contro la concorrenza straniera, ecc. Tntte le rivendicazioni si fondarono sulla diiesa della produzione messa in pericolo, nesslma si poggiò sulla necessità della riforma dei circuiti di produzione e di distribuzione. E ciò vuol dire che il fine as~egnato da Felix Gaillard, cioè l'elimina- 715

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