Volontà - anno X - n.12 - 1 novembre 1957

ducia che abbiamo nella gente Co• rnune quando è messn nelle condi• zioni di pensare con la propria te• 8ta, di avere la responsabiliti, delle proprie azioni, <1uando cioè è tratta– ta da persone, e non da massa. Ma sappiamo anche che è solo nell' n– zione che si i>uò vedere se certe idee sono buone o cattive e quindi non ci facciamo assertori di nessun siste- ma sociale, di nessuna costruzione :t\'veneristic:t. Ci pare, però, elemcutare dil"f' che le forme sociali che interessano i! destino degli uomini, debbano ea• sere trovate e costruite con il pen– siero e l'azione di. tutti e non deb– bono essere un'imposizione di po– chissimi individui che si attribuisco– no qunlitl, demiurgiche. V. ALBERTCAMUS, PREMIONOBEL DELLA LETTERATURA L'nSlegnazione del pren1io Nohcl della le1teratura, per il 1957, nllo scrittore fr1ncet1e 1\lber1 Comus e s1r11n 11t1h11n111 con gioin da umi gli anarchici che conoscono Camus con1e Jenerato cd uomo, E' certo che il giovane 1criuorc franccile occu1)n un graude posto nella leuera1ura come ,crillore: il suo stile~ 1,erfello, puro, ma il ,•alore della sua oper. sia solo in queuo. Egli 11011 cerc11 11cllc :me opere di dh,er1ire o ili procurare tielle gioie in1elleuuali. Quasi 1u11e 1>arla1tocon la foru di un messaggio, 1.erciò, iu cerli momenti, egli di,-e111auna guida morale, una delle coscienze del nostro 1cm1,o. Albert Camus il rimasto iJ • resis1en1e • del maquis e del quo1idiano Combat ili cui fu redauore subito dopo la fine della guerra. E' rimas10 fedele al suo o: e11gageme11t », cioè :illa fnuernilit nel dolore, nella co• mune sventura, oclln 1olidarie1à per la difeH dei valori umnni, nella re,isteuza a 1111:tl- 1iasi conformismo, conwrcso I'« :uuiconfonnismo d'obbligo». (Si sarebbe te111a1i - egli dice - di /aNi cardinale per s/11ggire ad u,10 certa bigotteria (I/Ca), E sopratuuo egli è il resis1e111e a 1t111ele follie di qu..:110 morulo. Tra le sue opere 11rincipnli, /AJ peste, Il milo di SUi/o. Lo slraniero, I.a codi.Ila, t'esilio e il res110, ecc. l'uomo in ri1.10l1a ha 1•er noi un grande valore. In essi riaffermi il diriuo alla ri,•oha eome unico alleggiamcolo conseguen1e davanti all'assurdo della condizione umana. La ri,,oh:t è la ,•i1a l!-ICSII ed il neg11rla significherebbe negare la vila. Anche nel cam1>0 dell'ar1e (i suoi succedsi di 11ucs1'1mnosono stati gr:mdi) egli ti 11ropone di rìdnre i se111ime11ti di eroismo, 1c,~re.::.::o, bcllc::::o, mistero, e /mlltJ$ia, cioè la pouio11e di vivere ad ma mondo clie 1'11aperduta. Il che significa ridare all'uomo 11 aua umaniti. Allw:r1 C11.mus 11011 e llna~hico, ma la grandezza del suo spirilo con1iene anche I'■• nauhiiJJlo che è amore appassionalo della libertà, ri6uu, di suddi1anze e difesa di tuno ciò che è umano. Jnfaui egli senle gli annrchici amici suoi, e ha illim11 per molti di loro ed a\·eva unn gn111de:umuirntione per Camillo Berneri. L'acc:idemiu iwedesc nel 1,rcminre Alberi Camus per la 11: suo importante 11rodu.::ione letteraria elle, co11cl1iora t1isio11c. illumina la coscie11;;a11111011a dei ,wstri 1empi lì si è raua onore. E noi, siamo felici di inviargli, da ques1e ,,aginc. il nostro più vivo compincimen10 ed il nostro fraterno saluto, V. 714

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