Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956

Il resto non conta. Clte cosa pensare della fonna mentale di un ribelle intellettuale che davanti ai giudici che lo devono giudicare, che non l'ac– cusano di essere anarchico ed in un processo dove l'anarchismo non c'entra, P, sollecito di dichiarare che non è anarchico. E che non è anarchico (come lui stesso spiegherà ai giudici) perchè egli non voleva mica distruggere una strada ma voleva riparare. Cflro Dat1ilo Dolci, da tanta altezza in cui vi collocano anche gli a,wr– chici per il vostro geM.o, sapete poco elegantemente imbratta.rvi di queste ba.llJuzie? Ce ne dispiace: ce ne dispiace per voi. E dire che voi parlate dal banco del tribunale della ciuà di Palermo. Voi ignorerete queste cose. Sarà bene: che ignoriate a,icor~. A Pulcrmo - si era nel 1894 - consule Crispi; si era davanti ad un, t,rilmnale militare per conseguenza delto stato d'assedio. S'1.:levanosul banco degli accusati diecùie tra socialisti ed ana,rchici. Lo scotto poteva essere - e fu - di molti anni di ga/,era. Urw degli imputati socialisti volle miagolare delle frasi di bassa ispirazione precauzionale per sè a proposto di anarchi– smo. Sorse a parlare qualcuno il cui nome metteva i brividi di terrore nelle sfere dominanti in Italia e in Sicilia; sorse a parlare Nicola Barbato il quale rivendicò la fraternità morale e politica sua con gli anarchici con parole che resteranno nella storia. E voi trovate che sia di buo,t gusto e serio il ricordare che non volevate demolire una strada, ma restaurarla, perchè non siete mica un anarchico? Ci auguriamo che qualcuno dei vostri illustri difensori - Silone, Batta– glia ocl altri - sia riuscito a sussurrarvi in un orecchio: Eh! 1/)olci, ti con. sideri in cosi, cattiv'I mani ,i.ella difesa:, per rimpiccolirti i,1, queste infantili stravaganze? Contenti che ne siate uscito quasi indenne, vi salutiamo e vi riconfer– mianw la nostra solidarietà. A. BORGHI AMARO ZUCCHERO Anrnro per b povera i;cnle, s'intende. Ci ~e n'accorge, pensando che vi son regioni in Italia dove il consumo annuo C di appena 2 chili per abitante. E pensando che i giornali h:m mos1ra10 nettissimi due ordini di fotti: l) lo zucchero costa in Italia più che in ogni ahra parie di mondo (e contro le 263 lire al chilo che paghiamo noi, in– duden1i 80 lfre lii tas~a, i,tanno i 0,90 franchi della Svizzera, cioè 139 )ire) e 2) la pro• dui:ione i1alia1rn in zucchern per oi;ni ettaro coltivato a barbabietole è tra le più basse del mondo (la me1à, perfino un terzo di quella raggiullla in Cecoslovacchia o negli Stati Uniti, ad C·s.). Due ordini di faui che hanno una sola spicg.udone: il monopolio dell'industria zuc– cheriera assicurato in pratica acl un gruppo ristretto di capitani-d'industria, i quali non hanno ragione cli migliorare le barhabie1ole, nè di migliorare gli impianti di fabbrica• zionc - poichè i carabinieri e le guardie di finanza sono sufficienti a garantire i loro profitti ... 602

RkJQdWJsaXNoZXIy