Volontà - anno VIII - n.11 - 15 marzo 1955

mente In vita della società umana in una nazione, un continenle, sulla terra, in un clan o in un villaggio. Su1>poniamo pure che egli conosca a fondo le idee che proclama 1ue e che ne desideri seriamente l'applicazio– ne. Gli sarebbe irnpouibile ad es. di J>reconiuare quale sola forma di organizzazione economica valida in una società anarchica il poneuo dei mezzi di J>rodutione da parte di eia. scun individuo, da parte di tutti gli individui lavoranti sia nell'agricol. tura che nell'industria. on direb– be, come ha detto una volta, che O• gni linotipista dovrebbe avere la sua linotype: ci si domanda che cosa ac. cadrebbe allora, ad esempio (e si potrebbero darne tan1'altr1) <1uando con la stessa macchina dovessero la– ,,orare piì1 persone, o quando si trat• tasse <l'una ahcrn11tore da duecento tonnellate, o d'altro macchine moho costose come &e ne trovano in una fila1ura moderna dol'e una sola don– na ne sorveglia qunttro o cin<JUe. Cercare, in.formarsi con metodo, è sempre utile quando si ,•uole pensa– re, parlare, &cri,•ere &c.riamentc, an– che se ciò si aSEimila alla scienza. )ì°on farlo, è cadere nelJn lantasia e nella irresponsabilità. Nemmeno io sono un uomo di scienza, ma eiò ehe ho imparato mi ha fallo vedere che Ira coloro che trattano un soggetto approfondendo– lo solo verbalmente (che è il meto– do degli scolastici) e coloro che in– ,·ece lo trattano approfondcmlone Jo studio diretlo, la .nnolisi di fatto, la l'f'ra e 1>ropria disRe1:ionc. sono qne• sti ultimi che ci 111111110 insegnato e ci inseguano nel modo migliore a conoscere Ja ,•eritìl od almeno ad accostarci ad essa. Malgrado i loro errori Je scienze sono piì1 nella veri– tà che le credenr.e, la religione, la fede o la superstizione. Ed esse re1- tificano con più pronte.tza i loro 11es• si errori. La scolastica ripeteva anco– ra diciotto secoli dopo A.ristotile, punto per punto, e con meno intcl• ligenza del maestro, i precetti da lui stabiliti. E li ripeterebbe ancora sen– za rapparizione della scienza. In tre <1uart1 di secolo la biologia ha cor. relli crrti errori fondamentali, per• chè la scjenza cerca _o,empre,e dal punto di v:sta intellettuale essa ii1. carna più d'ogni altra attività l'in. quietudine progressiva dell'uomo. Tale mr.1odo è stato applicato 1101, solo da Proudhon, da B:1kunin e Kropotkin, ma anche dn Riccardo MeUa, Tarrida del Mannol, da gli– seo Reclus e da Comelissen, ed an– che - secondo le loro attitudini, poichè essi non erano uomini di scienza - da Jean Grave, Sebastien Faure, Anselmo Lorenzo, Ccrkessm•, Pietro Gori, tra i più noti dei no.uri scrittori. Lo stesso Malatesla ha fatto ricorso alla scienza economica in qualcuno dei suoi primi scritti (v. la critica economica in « Al caUè ») ed il suo miglior opuscolo, « L"anar. chia •, espone tesi sociologiche net• tamente kropotkin.iane che son del resto ritrovabili in alcuni dei suoi articoli. Se si dovessero eliminare i J>en&n• tori e gli scritti che s-i fondnno sul– la conoscenza e le conoscente che, giunte ad un certo punto, acc1uistano necessariamente cnrattere scientifico, seppur sempre perfettibile come lu scienza in sè stessa, non resterebbe dell'anarchismo intellettualente con– siderato altro che delJa le1terah1ru 619

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