Volontà - anno VIII - n.11 - 15 marzo 1955

DISCUSSIONI SCIENZAE ANARCHISMO LA IUVISTA << Témoins » di Zurigo ha pubblicato di re<:cnte un mio studio su « Bakunin e la scienza » (parte d'un lavoro ancora inedito sul pensiero socia1e di B.), in cui ho cercato di dimostrare che lungi dall'essere un avversario della scienza come ha affermato il dr. Bru1)bacher, Bakunin ne era anzi un convinto sostenitore, ripudiando il governo dei sapienti non già i lu– mi che Ja scienza ci può apportare e di fatto ci apporta. Trovo ora che su VOLONTA 1 (e su CENIT) A. Prunier ha ripreso lo argomento, occupandosi peraltro so– pratutto di idee collaterali al noc– ciolo del mio discorso. Senza ripren– dere uno ad uno le sue idee, vorrei ris1>011dergli su] fondo del proble– ma, dolente che i lettori di V., o <Juella maggior parte di essi che non ha potuto leggere su « Tèmoins » i] mio saggio, non abbiano modo di valutare ,fino in Conciociò che io ho in esso esposto. Che è la scienza? Qualunque di. zionario cc ne dà una definizione ab. bastanza precisa: i1 Larousse, ad es., dice: « dal 1atino scienti.a, da scire, 1 Volon1à, n. 10, A. Prudhommeaux, Socialismo e Scien1ifici$mo. 648 sapere. Conoscenza esatta e ragionata di certe cose determinate: la scien• za delle cose esteriori. Ogni insieme di conoscenze fondato sullo studio: il progresso della scienza. Insieme di conoscenze coordinate relative ad un soggetto determinato: ]e scienze naturali ». Definito così il senso reale che noi diamo alla J>arola -scienza, dichiaro subito che intendo limitarmi a ciò che Ja scienza rappresenta per noi, libertari e rivoluzionari. Lascio da parte altri domini ifilosofiei che in questo momento non son 1>reparato ad affrontare e che comunque mi in. teressano meno -del dominio specifi. co che è il nostro. La scienza ha innanzi tutto per scopo lo studio deUa vita in tutti i suoi aspetti, in tutte le sue forme; e chi trascura tale studio non può in• fluire sulla vita. Quando tenterà di farJo, potrà ragionare a perdita di vist.a, sostituirà « l'insieme delle eo– noscem-,e coordinate » dei fatti COfl Ja dialettica e con tutte ]e possibili acrobazie verbali, ma non riuscirà mai a fare qualcosa che si accordi con la vita, non potrà ·modificare U• tilmente ed umanamente una reahà che misconosce. A. P. ce ne dà un esempio viven• te. Supponiamo che egli studi seria•

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